Via libera ai parenti degli anziani ospiti nelle Rsa: “Visite quotidiane di 45 minuti ai familiari con Green Pass”

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I familiari degli anziani ospiti nelle Rsa di tutta Italia potranno finalmente visitare quotidianamente i loro cari. Lo ha deciso il ministero della Salute fissando un “tempo congruo” cioè 45 minuti di permanenza nella struttura accanto al parente purchè il visitatore sia munito di Green pass. Quindi, nel rispetto della normativa e delle linee guida vigenti, si legge nella circolare, “si richiama l’attenzione sull’opportunità di assicurare, ad un familiare dell’ospite della struttura Rsa purché munito delle certificazioni verdi Covid-19, l’accesso alle Rsa e alle residenze assistenziali per persone con disabilità, tutti i giorni della settimana anche festivi, garantendo che la visita si svolga in un tempo congruo al bisogno di assistenza di durata possibilmente sino a 45 minuti”. La circolare regola infatti l’accesso e l’uscita di ospiti e visitatori presso le strutture residenziali della rete territoriale nazionale gestita dal ministero della Salute.

Si sta anche pensando alla possibilità di prevedere come requisito di accesso alle strutture Rsa anche l’esecuzione di tamponi antigenici rapidi da fare pure alle persone in possesso della certificazione Covid. Nella circolare è citato testualmente che “si raccomanda di valutare tale misura precauzionale con la massima cautela onde evitare che possa rappresentare una limitazione non giustificata al diritto di visita”.

Con riferimento alle uscite temporanee degli ospiti dalle strutture residenziali, afferma inoltre la circolare, “si rammenta, così come previsto dalla vigente normativa, che è sufficiente che tali soggetti siano muniti delle certificazioni verdi Covid-19, senza che sia necessario, dopo il rientro, ricorrere a specifiche misure di isolamento, se non in casi particolari rimessi alle decisioni delle direzioni sanitarie”.

Nella nota si invitano infine gli Assessorati ad “effettuare controlli a campione sull’applicazione di tutte le misure, protocolli e linee guida adottati in materia, nonché a voler garantire la massima diffusione delle predette indicazioni operative a tutte le strutture del servizio sanitario nazionale (comprese quindi le residenze sanitarie assistenziali e le residenze assistenziali per persone con disabilità), in modo da assicurarne l’applicazione uniforme sul territorio nazionale”.

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