La circolare attesa da centinaia di migliaia di cittadini italiani che si sono vaccinati in Paesi extra Ue ma anche da chi si è ammalato di Covid all’estero e ora ambisce ad avere il suo Green Pass è finalmente arrivata.
Toccherà alle Asl validare la certificazione e registrarla sul sistema Tessera sanitaria per consentire l’emissione della certificazione verde. Ecco dunque le regole che sono valide per i cittadini italiani ( anche residenti all’estero) e i loro familiari conviventi indipendentemente che siano iscritti o no al servizio sanitario nazionale.
Per richiedere il rilascio del Green Pass per vaccinazione completa o da guarigione – si legge nella circolare – ” bisognerà andare presso le aziende sanitarie locali di competenza territoriale, secondo modalità stabilite dalle Regioni e Province autonome e presentanto, oltre al documento di identità e al codice fiscale, una serie di documenti a seconda che si chiede di aver validato la vaccinazione o la guarigione.
Chi si è vaccinato all’estero con Pfizer, Moderna, AstraZeneca o Johnson e Johnson deve consegnare alla Asl un certificato vacinale rilasciato dall’Autorità sanitaria estera che contenga i dati identificativi del cittadino, quelli relativi al vaccino, la data di somministrazione e i dati identificativi dell’autorità che ha rilasciato il certificato.
Per chi invece si è ammalato all’estero occorre un certificato di guarigione rilasciato dall’Autorità sanitaria estera che riporti i dati identificativi del cittadino, la data del primo tampone molecolare positivo, i dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato.
I certificati, in formato cartaceo o digitale, dovranno essere redatti in lingua inglese e, per la provincia autonoma di Bolzano, in inglese e tedesco. Se in altra lingua dovranno essere accompagnati da traduzione giurata.
Chi si è ammalato all’estero e successivamente è stato vaccinato all’estero con unica dose dovrà presentare entrambi i certificati per ottenere il Green pass.
Anche chi ha ricevuto la prima dose all’estero e vuole completare il ciclo vaccinale in Italia potrà farlo, ma la certificazione verde per la prima dose potrà essere richiesta solo se non sono scaduti i termini di validità per il richiamo ( attualmente 42 giorni per i vaccini a mRNA e 84 giorni per AstraZeneca).
La documentazione presentata potrà essere validata esclusivamente da personale medico.
Tutti i dati inseriti nel sistema Tessera sanitaria confluiranno nella piattaforma nazionale per generare in automatico la certificazione verde Covid 19 che l’interessato potrà acquisire secondo le stesse modalità previste per chi si è vaccinato o è guarito in Italia.