Valentino Rossi, il ritiro del Dottore della MotoGp: “A fine stagione lascio”

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Grazie, Doc. Ventisei stagioni di motomondiale dando gas e cuore: 9 titoli (5 consecutivi, tra il 2001 e il 2005), 115 gp vinti e 235 podi, 65 pole. Infinito. Valentino Rossi, 42 anni e mezzo, ha appena annunciato che alla fine di questo campionato chiuderà la sua straordinaria carriera di pilota. Ultima gara a Valencia, il 14 novembre 2021. “Ho deciso di ritirarmi a fine stagione”, ha detto in conferenza stampa dal circuito austriaco di Spielberg, dove domenica si corre il Gran Premio di Stiria.

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Massimo Calandri

25 Giugno 2021

L’addio di Rossi al Motomondiale: “Momento triste, ma doveva arrivare”

“Ho deciso. Mi fermo. Avrei voluto correre almeno altri 20-25 anni – se la ride, anche se c’è una luce amara nel suo sguardo -, però ora basta. Mi resta mezza stagione in MotoGP, a fine anno chiudo. E’ un momento molto triste, prima o poi doveva succedere, ma è difficile persino pronunciare queste parole: il prossimo anno non correrò più con una moto, la mia vita cambierà e non so ancora come”. Valentino Rossi lascia: lo aveva promesso, ad agosto avrebbe svelato il suo futuro. È stato di parola. “In primavera pensavo ancora di potercela fare e andare avanti. Correre nel 2022 con una Ducati e insieme a mio fratello. Ma in tutti gli sport, sono i risultati che contano e negli ultimi tempi non sto andando per niente bene: così, gara dopo gara l’idea è maturata”.

Valentino: “Nessun rimpianto. A parte il decimo titolo…”

Papà Graziano, il fratello Luca Marini e Uccio Salucci, il migliore amico di una vita, speravano di vederlo ancora correre, così come milioni di tifosi in tutto il mondo. “E’ stato un lungo viaggio. Oggi sono triste, e il momento più duro sarà a Valencia il giorno dell’ultima corsa. Ma non ho rimpianti, mi sono divertito. E ho vissuto momenti bellissimi”.  I giorni migliori? “La vittoria del 2001, l’ultima con la 500 cc. E il mondiale del 2004 all’esordio con la Yamaha. Ancora, quello del 2008: quando tutti dicevano già che ero vecchio, e finito”. Rimpianti? “Non gli anni con la Ducati, che sfida: vincere con una moto italiana sarebbe stato straordinario, peccato non riuscirci. Forse il decimo titolo (quello perso dopo la lite in Malesia con Marquez, ndr): lo meritavo per qualità e velocità, pazienza. Non posso certo lamentarmi”.

Valentino Rossi: “Sarà difficile che corra il prossimo anno”

di

Massimo Calandri

24 Giugno 2021

Il Dottore si ritira: “Felice di aver emozionato tanta gente”

I tanti successi, d’accordo. Ma c’è un’altra cosa per la qualche ne valeva la pena. “Sono contento di avere avvicinato così tante persone – soprattutto in Italia – al motociclismo. Un po’ come aveva fatto Tomba con lo sci. Mi ha sempre inorgoglito, il fatto di sapere che la gente per 2 ore la domenica pomeriggio smetteva di pensare e si emozionava nel vedermi correre. Ancora adesso, mi conoscono in tutto il mondo e c’è chi piange, ringraziandomi, quando mi incontra. E’ il premio più bello”.

Il futuro di Rossi: “E ora correrò in auto: vi farò divertire”

C’è ancora mezzo campionato da correre. “Voglio dare il massimo, così come ho sempre fatto in tutta la mia carriera. Non so quante corse saranno, per via della pandemìa. Ma proverò a fare meglio, promesso”. E dopo? “Qualche volta verrò nel paddock, abbiamo una squadra forte con dei giovani di grande talento. E poi vorrei correre con le auto: anche quella è sempre stata la mia passione, da bimbo guidavo i go-kart perché papà Graziano aveva paura mi facessi male, con la moto. Non so ancora esattamente che tipo di auto, di sicuro non sarà lo stesso livello di prima. Ma sono sicuro che continuerò a divertirmi. Sono un pilota, e lo resterò per tutta la vita”.

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dal nostro inviato

Massimo Calandri

27 Giugno 2021

Rossi si ritira, l’esordio nel 1996 in Malesia

Mai nessuno come lui, da quell’esordio in Malesia il 31 marzo nel 1996, con un’Aprilia 125: il primo successo 5 mesi dopo, a Brno. Un titolo nel ’97, poi ancora con Noale e la 250 nel ’99, il salto in 500 con la Honda e il trionfo nel 2001 (con 11 gp vinti!). Le sfide con Biaggi, Gibernau, Stoner, Lorenzo, Marquez. Sempre protagonista. Sorridente. Se ci fossero le Olimpiadi anche per le moto, avrebbe partecipato a 7 edizioni dei Giochi. E sarebbe stata una pioggia di medaglie.

Nel marzo scorso aveva raccontato a Repubblica: “Per continuare a correre ho bisogno di divertirmi, cioè: essere competitivo. Non dico vincere qualche corsa, ma almeno provarci: finire tra i primi 5. Vediamo come va la prima parte della stagione, in estate deciderò”. È andata male: 17 piccoli punti, 19° in classifica. Miglior risultato al Mugello, quando ha chiuso al 10° posto. L’anno passato aveva dovuto lasciare il suo posto nella Yamaha ufficiale a Fabio Quartararo, che ora è in testa al mondiale. Senza fare polemiche il pesarese ha accettato la squadra B, salendo sulla M1 satellite del team Petronas. Si è allenato duramente, forse come non gli era mai successo. “Però il livello tecnico e fisico dei miei avversari si è alzato in maniera incredibile. La tecnologia ha ulteriormente limato le differenze, ogni domenica c’è da capire quale gomma sarà più performante”. È diventata una roulette.

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dal nostro inviato

Massimo Calandri

25 Giugno 2021

L’addio del Dottore, a luglio vacanze sullo yacht

Forse il Doc – inconsapevolmente – non ha più l’energia e la determinazione per far saltare il banco. Il mese di luglio lo ha passato a bordo del suo nuovo yacht (Titilla III) e con la morosa, Francesca Sofia Novello: “Con lei mi trovo proprio bene. Prima che sia troppo tardi mi piacerebbe avere un figlio o due, chissà. Sposarmi? Se lei proprio insiste…”. Meno di 5 mesi fa, e senza volerlo, Valentino lanciava già dei segnali evidenti. È stato di parola, ha comunicato la sua scelta qui al Red Bull Ring, alla vigilia di 2 gp nell’arco di 2 domeniche. Sulla carta gli restano ancora 9 appuntamenti, pandemia permettendo, prima di dire addio: tifate per lui, vuole ancora divertirsi e farci divertire.

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