10 agosto 2021
Dall’Italia alla Grecia, il Mediterraneo brucia nei violentissimi incendi che stanno devastando ettari su ettari di foreste e vegetazione, sconvolgendo intere regioni e spingendo alla fuga migliaia di persone. Roghi che sono tra i gravi sintomi di quella malattia della Terra che è il cambiamento climatico, per il quale l’Onu ha lanciato un forte allarme rosso denunciando la distruzione causata dall’uomo all’ambiente e le sue conseguenze irreversibili. In Grecia, per il settimo giorno consecutivo i vigili del fuoco hanno lavorato sull’isola di Evia per gli incendi che non allentano la morsa sui villaggi del nord, assediati dalle fiamme. Nel territorio, la situazione si fa sempre più critica: almeno 35.000 ettari e centinaia di case sono bruciate, in uno scenario apocalittico che resta l’incendio più preoccupante tra i molti accesi nei giorni scorsi nel Paese. Di fronte all’emergenza dei roghi nel Mediterraneo, l’Unione europea ha fatto partire un meccanismo di solidarietà, mobilitando 14 aerei antincendio, 3 elicotteri, circa 1.300 soccorritori e 250 veicoli per aiutare a combattere gli incendi in Grecia e nel resto della regione. Le fiamme hanno infatti colpito anche Macedonia del Nord, Albania, Turchia e l’Italia, prima in Europa per numero di incendi nell’estate. In Italia la situazione continua ad essere grave dall’Abruzzo alla Calabria e le due isole maggiori Sicilia e Sardegna.