Da eia eia alalà ad heil Hitler. A quanto pare nella Lega non c’è solo chi ha qualche nostalgia del fascismo, ma pure chi ammicca ai nazisti. Dopo il caso del sottosegretario Claudio Durigon, che ha detto di voler dedicare nuovamente il parco di Latina ad Arnaldo Mussolini, cancellando così i nomi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a cui è attualmente intitolato, spunta fuori il leghista Andrea Santucci, di Colleferro, che si dichiara favorevole a chiamare nuovamente piazzale dei Partigiani, a Roma Ostiense, piazzale Adolf Hitler.
Latina, il sottosegretario leghista: “Cancellare i nomi di Falcone e Borsellino, il parco torni a chiamarsi Mussolini”
di
Clemente Pistilli
06 Agosto 2021
Fino a settembre Santucci, un vigile del fuoco, è stato consigliere comunale e capogruppo di Matteo Salvini a Colleferro. Poi, sconfitto alle elezioni, ha proseguito nella militanza. Uno dunque dei colonnelli del Capitano nella provincia romana. Che in tema di fascismo e nazismo, come del resto fatto in precedenza dallo stesso Durigon, la butta sul fronte della memoria storica.
Il sottosegretario leghista, il 4 agosto scorso, su un palco al lido di Latina insieme a Matteo Salvini, ha detto che la Lega punta a vincere le elezioni a ottobre a Latina e che una delle priorità del sindaco del centrodestra sarà quella di far tornare il parco “quel parco Mussolini che è sempre stato”.
Sbianchettando dunque i nomi di Falcone e Borsellino. Intervenendo via social nel dibattito su Durigon, di cui il Pd, il Movimento 5 Stelle, Leu e parte della stessa destra chiedono le dimissioni, ecco dunque il leghista Santucci a difesa della storia, che non va “cancellata” o “coperta”.
Lui ha le idee chiare e non spegne il fuoco delle polemiche anzi, sostenendo di essere favorevole a parco Mussolini a Latina, fa il contrario: “Se solo avessi il potere di farlo anche anche piazzale dei Partigiani a Roma Ostiense mi piacerebbe che tornasse a chiamarsi piazzale Hitler”.
Di più: “Mi hanno insegnato che la storia insegna e nel bene e nel male questa è la nostra storia, credo anche che per la cecità di alcuni perdiamo moltissimo in termini di turismo nel voler nascondere”.
E c’è da immaginarsele le frotte di turisti pronte a catapultarsi a Latina per poter passeggiare nei viali alberati se dedicati al fratello del duce o quelle pronte a mettere le tende fuori dalla stazione ferroviaria di Roma Ostiense se verrà rispolverato il nome del capo del nazismo, dato da Mussolini a quel luogo per omaggiare il leader nazista in visita a Roma.
Intanto, dopo giorni di imbarazzato silenzio, Salvini e le truppe leghiste e sovraniste hanno iniziato, con diverse acrobazie, a cercare di difendere Durigon.
Spunta però fuori un particolare. Quindici giorni prima della sparata al lido, proprio il Capitano, in occasione della ricorrenza della strage di via D’Amelio, ha ricordato sui social Paolo Borsellino e gli agenti della scorta morti nell’attentato. “In memoria dei nostri eroi italiani”, ha scritto. E quel messaggio è stato subito ritwittato proprio da Durigon. Quindici giorni dopo, però, lo stesso Durigon ha proposto di cancellare i nomi di Borsellino e Falcone dal parco di Latina per fare spazio a Mussolini. Prima uno spot insomma, quello dell’antimafia, e poi un altro, quello del fascismo, per parlare alla pancia dei nostalgici. La linea? Quella dettata dai like e dai retweet.