Covid, si va verso un accordo tra sindacati e ministero: i tamponi per i docenti a carico della scuola

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Costo dei tamponi a carico delle scuole, soluzioni per evitare classi pollaio e supporto concreto per le verifiche del Green pass. Sono questi i punti sui quali potrebbe arrivare un’intesa tra sindacati della scuola e tecnici del Ministero in tema di protocollo sulla sicurezza in vista del nuovo anno scolastico.

Dopo il primo, interlocutorio confronto di ieri, le organizzazioni di categoria sono state convocate nel pomeriggio.
Dall’ultima bozza sembrano emergere passi avanti per un eventuale via libera al documento che “si applica nell’anno scolastico 2021/2022, fintantoché sono previste misure per il contenimento dell’epidemia da Covid-19”.
In tema di vaccinazioni l’ultima bozza stabilisce che il ministero dell’Istruzione si impegna a chiedere a quello della Salute “di garantire una corsia preferenziale per la vaccinazione del personale scolastico, attraverso degli accessi prioritari, al fine di ampliare la platea dei vaccinati” e di “assicurare un costante rapporto con le istituzioni scolastiche finalizzato anche alle procedure di tampone preventivo e di contact tracing in caso di possibile contagio”.

Per quanto riguarda, invece, la questione tamponi e in particolare i costi che spetterebbero ai docenti che non aderiscono alla campagna vaccinale, il ministero si dice pronto a fornire “tramite la Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie, assistenza amministrativa e contabile a tutte le istituzioni scolastiche sull’utilizzo delle risorse straordinarie erogate per finalità coerenti con la gestione della situazione straordinaria di emergenza sanitari”. Le istituzioni scolastiche – è detto nella bozza – mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali, “utilizzeranno tali risorse per sostenere il costo necessario ad effettuare i tamponi diagnostici per il personale scolastico”. Inoltre è previsto un supporto concreto per le operazioni di verifica dei green pass del personale scolastico.

Per quanto riguarda il distanziamento e il rischio “classi pollaio” il Ministero si “impegna ad attivare immediatamente un piano sperimentale di intervento sulle istituzioni scolastiche che presentino classi particolarmente numerose, al fine di garantire da subito le condizioni di distanziamento interpersonale, mediante lo stanziamento di apposite risorse che consentano di porre in essere azioni mirate e specifiche (più docenti, più ATA, attenzione agli aspetti logistici e all’ampliamento dell’offerta formativa) in vista dell’intervento più organico, già programmato, che viene realizzato con le risorse del PNRR finalizzato al miglioramento dei parametri relativi”.

Sull’attività all’interno delle classi, le scuole dovranno “garantire un buon ricambio dell’aria con mezzi naturali o meccanici in tutti gli ambienti”. L’accesso agli spazi “comuni deve essere disciplinato, con la previsione di una ventilazione adeguata dei locali, per un tempo limitato allo stretto necessario e con il mantenimento della distanza di sicurezza” e anche “l’utilizzo dei locali adibiti a mensa scolastica è consentito nel rispetto delle ordinarie prescrizioni di igienizzazione personale e degli ambienti mensa e di distanziamento fisico, eventualmente prevedendo, ove necessario, anche l’erogazione dei pasti per fasce orarie differenziate”.

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