Salento, Porto Cesareo in tilt per i troppi turisti: “Duecentomila al giorno in un paese di seimila abitanti, è insostenibile”

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Porto Cesareo non basta più. C’è troppa gente e, ormai secondo i primi dati già disponibili, si parla apertamente di una media di 200mila persone stabili in ogni giorno di agosto. Un milione di visitatori e turisti è previsto nell’intero mese anche se il report definitivo, puramente indicativo a causa di un dilagante abusivismo negli affitti delle abitazioni, si potrà avere solo in ottobre.

In ogni caso da forze dell’ordine, politici e operatori del turismo la considerazione è unanime: non si era mai vista tanta gente. Tanto che in molti pur villeggiando a Porto Cesareo vanno in spiaggia qualche chilometro più a nord, in provincia di Taranto.

La sindaca Silvia Tarantino, consapevole che un altro anno così può far scoppiare ogni strategia di gestione del territorio, chiede per questi motivi  l’intervento del tavolo prefettizio. L’ultimo episodio in ordine di tempo, il pestaggio di un giovane avvenuto all’alba di martedì 17 agosto nella centralissima via Parini, induce il primo cittadino fare appello anche alle forze dell’ordine. Un tavolo sulla sicurezza (fissato in prima battuta per la giornata di mercoledì 18 al Comune), sarà a Lecce, davanti al prefetto Maria Rosa Trio, domani, giovedì 19, alle 10.45.

L’auspicio della sindaca è di modulare strategie efficaci di intervento insieme con uomini della polizia locale, carabinieri, guardia di finanza, capitaneria di porto, per evitare che la situazione sfugga al controllo. “In questa estate 2021 – spiega Silvia Tarantino – Porto Cesareo registra presenze da capogiro e per questo ringrazio tutti i turisti che ci hanno scelto come meta delle loro vacanze ma anche gli operatori del territorio e i residenti che stanno facendo di tutto per garantire servizi di qualità e accoglienza. Di contro, si registrano una serie di problematiche che rischiano di mandare in tilt le vacanze di molti e di abbassare il livello di percezione di sicurezza nonostante l’impegno delle forze dell’ordine sul territorio. Nel corso dell’estate ho più volte inviato notizie a prefettura e questura, è evidente che all’aumento esponenziale di presenze dovrebbe corrispondere una maggiore dotazione di uomini sul territorio. Erano due le unità a rinforzo previste inizialmente per la locale caserma dei carabinieri e sono salite a sei e di questo ringrazio l’ufficio territoriale di governo. Ma non è abbastanza. lo dimostrano le cronache di questi ultimi giorni che parlano di risse, rave, incidenti stradali, abusivismo commerciale. Una questione – conclude – che va affrontata di petto e risolta con tutte le forze in campo in sinergia”.

I numeri, del resto, sono tutti lì. Nella caserma dei carabinieri non esiste notte e giorno: all’apertura della stazione, alle 7 del mattino, ci sono già persone in attesa e in tarda serata non si è ancora finito. Senza contare le chiamate notturne al 112 gli interventi diurni riguardano liti, ubriachezza molesta, incendi, truffe, litigi, occupazioni di spazi comuni anche in spiaggia, furti e rapine e tutto ciò che può accadere con una simile densità di popolazione. In inverno, basti pensare, Porto Cesareo conta poco più di 6mila residenti.

Altri indizi di come le cose siano repentinamente cambiate vanno ricercati nei consigli che i proprietari di resort o case vacanze danno agli ospiti: per non rimanere imbottigliati nel traffico o per non rischiare di rimanere senza posto in spiaggia: suggeriscono ai propri clienti di partire per il mare alle otto del mattino o di scegliere località belle ma più distanti, come Campomarino di Maruggio che, però, è a nord. Sempre sullo Ionio ma in provincia di Taranto.

Inoltre anche località satellite come Boncore, un villaggio che appartiene al territorio di Nardò, registra il tutto esaurito con migliaia di posti letto occupati. E persino i b&b di località molto lontane, come Arnesano o Monteroni, ospitano villeggianti che poi vanno al mare a Porto Cesareo.

Dunque, c’è il pienone e l’allarme della sindaca appare motivato. Anche una commerciante del centro, Lucia Saracino, dice la sua dopo la rissa con feriti: “Il problema è anche l’alcol; nessuno controlla quanto ne vendono i locali, a chi lo vendono e fino a che ora lo vendono. Non si può somministrare alcol h24, anche a minorenni e, se vogliano limitare i danni in questo piccolo paese, bisognerà vietare la vendita di alcolici dopo una certa ora della notte. E con urgenza”.

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