Usa, la Federal Trade Commission ancora contro Facebook: “Deve vendere Instagram e WhatsApp”

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MILANO – Nuova offensiva della Federal Trade Commission, l’Agenzia Usa che si occupa di tutela dei consumatori e salvaguardia della concorrenza, contro Facebook. La Ftc ha presentato un aggiornamento alla denuncia antitrust contro il social network, dopo aver visto respingere una prima istanza, nel tentativo di dimostrare che la creatura di Zuckerberg opera in regime di monopolio illegale. La posta in palio è non da poco: l’eventuale separazione forzata da Whatsapp e Instagram.

Facebook ha tempo fino al 4 ottobre per rispondere al reclamo modificato dalla Ftc e ha già fatto sapere di esser pronta alla replica.

La prima mossa della Ftc era arrivata lo scorso dicembre, quando l’Autorità ha puntato il dito contro la strategia di Facebook di rimuovere ogni possibile minaccia alla sua posizione dominante, incluse le acquisizioni del social delle foto e del servizio di messaggistica, rispettivamente del 2012 e del 2014, che la stessa Autorità aveva approvato.

Quel primo tentativo di scalfire il monopolio di Facebook, al quale si sono affiancate le istanze di 48 procuratori generali da altrettanti Stati, non è andato a buon fine. A fine giugno, infatti, la Corte federale ha rigettato l’istanza della Ftc, sostenendo che l’Autorità non ha dimostrato a sufficienza il presunto monopolio del social network nell’ambito dei “personal social networking services”. In particolare, non sarebbe stata in grado di circoscrivere con sufficiente precisione il perimetro del mercato entro il quale questo monopolio si sarebbe imposto.

Il giudice James Boasberg ha però concesso il beneficio di una seconda chance alla Ftc, che ora ha calato sul terreno un documento di 80 pagine (dalle 53 precedenti). Un nuovo j’accuse che però – riporta la Cnbc – ripercorre il vecchio impianto accusatorio: le acquisizioni anti-concorrenziali di Instagram e WhatsApp per rafforzare la sua posizione e il diniego ai concorrenti di accedere alle sue interfacce (Api). Alcuni dettagli ulteriori, spiega l’emittente, sono invece stati apportati nella descrizione della presunta politica anti-concorrenziale in tema di apertura all’esterno dei propri sistemi.

Facebook aveva presentato una richiesta alla Ftc, respinta, per la ricusazione della nuova presidente della commissione a difesa dei consumatori, Lisa Khan. La società di Zuckerberg crede che Khan non possa essere imparziale, alla luce delle pesanti critiche da lei rivolte, in passato, al social network. Khan è da anni una voce critica contro il potere eccessivo, sul mercato, di alcune società tecnologiche. Una richiesta simile per la ricusazione di Khan è stata presentata anche da Amazon, a sua volta sotto accusa, segno che le big tech hanno scelto un approccio aggressivo contro di lei.

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