Rave in Maremma, in 8 completamente nudi al supermercato. Furti e un pusher fermato ad Arezzo

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In otto, completamente nudi, in una pausa della loro maratona al rave party in Maremma, sono andati a fare la spesa competamente nudi in un supermercato di Manciano, nel Grossetano, uno dei comuni toscani a ridosso di Valentano, facendo infuriare i presenti, tra cui alcuni bambini. E’ solo uno dei racconti che continuano a destare indignazione dopo la conclusione del raduno illegale, dopo il quale diverse decine di partecipanti hanno trovato sistemazione in Toscana, prima di ripartire chissà per dove.

E’ stata l’assessora al turismo della cittadina, Valeria Bruni, a commentare anche oggi quella definitita da tutti i sindaci della zona come un’invasione. “Il danno più grave che abbiamo avuto in questi giorni – ha detto Bruni – è quello di immagine verso i turisti e nei confronti dei nostri concittadini. In questi giorni ci sono state segnalate otto persone nude in un supermercato e la gente è molto arrabbiata per questa disparità di trattamento tra i partecipanti al rave che hanno fatto ciò che volevano e i cittadini normali che devono rispettare le regole, soprattutto quelle legate al Covid”.

Un gruppo di una cinquantina di persone si è fermato a Bagni San Filippo, in Val d’Orcia. Altri hanno fatto tappa alle spiagge di Talamone e della Giannella, all’Argentario, mentre intorno alle Cascatelle di Saturnia questa mattina c’erano ancora parecchi camper in sosta. Le migliaia di giovani reduci dal rave di Mezzano, nelle campagne tra la provincia di Grosseto e quella di Viterbo, continuano infatti a sparpagliarsi nelle zone limitrofe, ma con il passare delle ore la situazione sul fronte toscano del raduno sta lentamente tornando alla normalità. Qua e là, però, dicono i sindaci a confine con il Lazio, le segnalazioni di assembramenti e disagi da parte dei cittadini continuano ad arrivare.

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E grande è l'”insoddisfazione” tra i primi cittadini della zona per come si è gestita l’emergenza. “Ci segnalano che un gruppo di circa 50 persone ha fatto sosta nel piccolo borgo termale di Bagni San Filippo, in provincia di Siena – spiega il sindaco di Sorano, Pierandrea Vanni – Molti altri invece si sono fermati sulle spiagge di Talamone e della Giannella. Nessun allarmismo, ma la prefettura sarebbe dovuta intervenire prima: noi sindaci ci siamo trovati soli con le nostre poche forze a coordinare il deflusso di migliaia di persone e mezzi”.

È d’accordo il primo cittadino di Manciano, Mirco Morini: “Ieri pomeriggio grazie al lavoro delle forze dell’ordine e dei pochi agenti della municipale di cui disponiamo siamo riusciti a bloccare molti camper diretti alle cascate di Saturnia, che però questa mattina erano di nuovo lì. Si tratta di piccoli gruppi, monitoriamo costantemente la situazione. E speriamo che tutto possa tornare quanto prima alla normalità”. Un rischio sanitario prima ancora che di ordine pubblico, concordano gli amministratori locali.

“Non abbiamo ricevuto altre segnalazioni di assembramenti da ieri pomeriggio, quando decine di partecipanti al rave si sono riversati a Pitigliano per prendere l’autobus diretto a Grosseto, forse per rientrare a casa col treno”, osserva il sindaco Giovanni Gentili. “Mercoledì sera sia io e che l’assessore alla sicurezza ci siamo dovuti mettere agli incroci di ingresso nel paese, insieme ai poliziotti della municipale, per impedire che 3-400 camper entrassero in città. Il problema è stato sottovalutato – lamenta – Qui siamo in un piccolo centro con molti abitanti anziani, ci sono stati momenti difficili: un ragazzo in preda alle allucinazioni è salito sul tetto di un’abitazione, spaventando il proprietario. Altri si sono trovati il giardino o i campi intorno casa invasi dalle auto”.

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E poi qualche furto in negozi locali e un “assalto” a un piccolo supermercato, da cui un nutrito gruppo sarebbe uscito senza pagare. Intanto, la questura di Arezzo fa sapere di aver intercettato uno spacciatore che il 18 agosto era diretto al rave, fermato con 7 etti di droga nascosta in macchina (cocaina, marijuana e hashish) al casello di Chiusi (Siena). Si tratta di un 33enne residente a Novara, che prima di essere portato in carcere aveva rivelato agli agenti di essere diretto proprio al raduno nel Viterbese.

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