Un agosto di dubbi. La vaccinazione va avanti spedita solo per certe categorie, le fasce di età più giovani. Tra chi ha più di 50 anni si procede invece a rilento anche se ci sono ancora tante persone da proteggere. Del resto negli ultimi 30 giorni (dal 23 luglio al 21 agosto) in Italia sono state fatte 4,3 milioni di prime dosi, contro le quasi 4,9 milioni del mese precedente e le 10,8 di quello ancora prima. Il rallentamento c’è stato e bisogna capire intanto se è legato al periodo delle vacanze, visto che questo mese gli hub hanno lavorato a ritmi meno serrati probabilmente anche perché tanti italiani erano in ferie. Il fatto però che anche tra giugno e luglio ci sia stata una flessione importante, poi proseguita, fa ritenere anche che ormai per certe categorie ci si sta avvicinando alla soglia delle persone che intendono vaccinarsi.
Quattro milioni senza la minima copertura
È la situazione degli over 50 a preoccupare maggiormente gli esperti. Ci sono ancora 4 milioni di persone che non hanno fatto nemmeno una dose. In questa classe di età ci sono i cittadini che rischiano di più se si contagiano. Anche se le percentuali di copertura sono abbastanza buone il numero assoluto di coloro che possono ammalarsi spaventa e fa parlare molti esperti di obbligo.
«A parte coloro che non hanno il vaccino perché hanno avuto l’infezione, a questo punto non tantissimi — spiega l’infettivologo dell’Università di Milano Massimo Galli — gli altri sono il nostro ventre molle, quelli che si presentano sempre meno agli hub e rischiano di più. L’immunità di gregge è un concetto impreciso, perché questo virus gira, molto meno, anche tra i vaccinati. E quindi bisogna tendere a proteggere il 100% dei fragili».
Il calo della domanda
Sono circa 440mila i cinquantenni che hanno fatto la prima dose negli ultimi 30 giorni, contro i 460mila del mese precedente e addirittura 3,1 milioni di quello ancora prima. Evidentemente c’è un grandissimo calo della domanda, anche se ci sono ancora, in questa fascia, oltre 2 milioni di non vaccinati. È impossibile arrivare al 100% di copertura ma a questo ritmo, teoricamente, ci vorrebbero altri cinque mesi di somministrazioni per raggiungere l’obiettivo. Più probabilmente, quindi, siamo molto vicini al tetto massimo di persone che si vogliono vaccinare. Se si osservano i numeri delle prime dosi somministrate ai sessantenni, settantenni e ottantenni, negli ultimi due mesi praticamente sono identici, segno che su queste persone l’agosto non ha influito. Più probabilmente si sta semplicemente esaurendo la spinta vaccinale.
Adolescenti in crescita
È un po’ quello che è successo già da alcune settimane con gli insegnanti e il resto del personale della scuola, che come noto deve avere il Green Pass per rientrare al lavoro tra pochi giorni, il primo settembre.
Ormai sono pochissimi quelli che si vaccinano. Per quanto riguarda invece i giovani, nell’ultimo mese l’unica categoria a crescere è stata quella degli adolescenti, tra i 12 e i 19 anni, passata da 680 a 990mila somministrazioni di prime dosi. Un fortissimo calo, invece, c’è stato tra i quarantenni.