Palestra, nuoto, calcetto e basket: le nuove regole per lo sport tra tamponi e green pass

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Allenamenti, nuotate, passaggi, canestri, schiacciate, piroette, parate e spazzate. Archiviata, o quasi, l’estate, riprendono allenamenti, gare, scuole, centri e attività sportive. E Federazioni, palestre, associazioni sono alle prese con le nuove regole, i nuovi protocolli, tra tamponi e Green Pass.

Palestra e piscina: green pass per gli over 12

Il decreto legge del 23 luglio parla chiaro: all’articolo 6 prevede l’obbligo di Green Pass in “piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, limitatamente alle attività al chiuso”, dal 6 agosto scorso in poi. Chi ha più di 12 anni deve esibire la Certificazione verde, cartacea o digitale, per nuotare in vasca o allenarsi in sala.

Oltre al Pass, bisogna rispettare sempre i protocolli per lo sport di base: la misurazione della temperatura all’ingresso degli impianti, l’obbligo di mascherina nei locali chiusi e negli spogliatoi (tranne quando si fa la doccia o durante la nuotata e l’allenamento vero e proprio) e tra un esercizio e l’altro, due metri di distanza da ogni altro atleta mentre ci si allena e 7 metri quadrati per ogni nuotatore in vasca.

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Ovviamente l’obbligo di Green Pass non vale solo per la sala macchine ma per tutti quegli sport che si svolgono in palestra o in corsia: la danza, il judo, la capoeira, la ginnastica artistica, quella posturale, lo yoga, l’acquagym o lo spinning, dentro e fuori dall’acqua.

I bimbi sotto i 12 anni non dovranno avere la Certificazione verde ma i loro accompagnatori, ad esempio genitori o baby sitter che li accompagnano negli spogliatoi o li vanno a riprendere entrando nella struttura, saranno invece tenuti a mostrarlo.

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Sport all’aperto

All’aperto il Green Pass non è obbligatorio, lo dice sempre il già citato decreto legge del luglio scorso. Però in molti impianti sportivi viene richiesto anche laddove le piscine sono scoperte o gli allenamenti parzialmente all’aperto, soprattutto perché si utilizzano comunque docce, wc e spogliatoi che sono necessariamente al chiuso.

Se si desidera fruire esclusivamente delle zone esterne (piscine all’aperto e solarium, campi di padel, di tennis, di calcetto, si potrà chiedere di compilare una specifica autocertificazione che consentirà di accedere solo in quelle aree, ferma restando l’impossibilità di accedere agli spogliatoi o al bar.

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Calcio: Green Pass e tamponi non per tutti

La Figc ha fatto un passo indietro sui tamponi. Dopo le proteste del mondo dilettantistico sulla norma pubblicata nell’ultimo protocollo che imponeva un tampone per tutti i giocatori, compresi quelli con il Green Pass, è arrivata una rettifica.

Per le attività dilettantistiche o giovanili agonistiche di lievllo regionale o provinciale l’attività di screening iniziale con i tamponi antigenici o molecolari “si intende facoltativa per i soggetti in possesso di Certificazione verde Covid 19. Viceversa l’attività iniziale di screening rimane obbligatoria per tutti i componenti del Gruppo Squadra (giocatori, allenatore, staff), indipendentemente dal possesso o meno della Certificazione verde Covid-19 per lo svolgimento di attività agonistiche dilettantistiche giovanili di livello nazionali o comunque riconosciute di preminente interesse nazionale dalla Federazione o relative alle fasi finali di competizioni nazionali”.

Quanto agli allenamenti, anche se svolti parzialmente al chiuso, “considerata la frequente necessità di utilizzo di spazi e sale al chiuso per i quali è obbligatoria la Certificazione verde è necessario un tampone molecolare o antigenico entro le 48 ore precedenti ciascuna seduta di allenamento per i non vaccinati e non guariti, e per i soggetti non vaccinati con l’intero ciclo vaccinale”.

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Certificazione verde anche a pallavolo

Per schiacciare o saltare a muro è obbligatorio il Green Pass, cioè bisogna essere vaccinati con monodose o due dosi, vaccinati con un’unica dose da 15 giorni, guariti dal Covid da sei mesi, negativi al tampone da meno di 48 ore

Per la serie A e B sia maschile che femminile è obbligatorio uno screening con tampone 48/72 ore prima della ripresa degli allenamenti e delle competizioni.

Dalla serie C in giù è raccomandato un tampone molecolare o antigenico 72/48 prima del giorno fissato per la rirpesa dell’attività sportiva . Mentre prima delle competizioni il tampone diventa obbligatorio, ma solo per tutti quelli che non hanno il Green Pass in corso di validità.

Minibasket: basta l’autocertificazione fino ai 12 anni

E i bambini? Per i corsi di minibasket, ad esempio, non c’è alcun obbligo di Green Pass: i più piccoli, sotto i 12 anni, sono infatti al momento esclusi dalla campagna vaccinale. Servirà però un’autocertificazione compilata dai genitori. Nello stesso sport, i ragazzi con più di 12 anni che vogliono andare a canestro e i loro accompagnatori devono avere invece la Certificazione verde o essere negativi al tampone fatto negli ultimi 7 giorni.

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