Afghanistan, il direttore della Cia incontra Baradar, capo dei talebani. L’ultimatum degli estremisti: non permetteremo più alla gente di partire

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Il portavoce del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, John Kirby, ha dichiarato in una conferenza stampa che Washington punta a completare le operazioni di evacuazione dall’Afghanistan entro il 31 agosto “perché quella è la scadenza indicata dal comandante in capo delle Forze armate”, il presidente Joe Biden. In merito alle minacce lanciate dai talebani in caso di un posticipo del ritiro del personale militare, come chiesto da diversi alleati Nato, Kirby ha sottolineato che vi sono contatti con il gruppo estremista ogni giorno e che l’amministrazione Usa è “consapevole di quanto affermato (dai talebani) sulla scadenza”.

Nelle ultime 24 ore sono state evacuate 12mila persone da Kabul, rende noto la Casa Bianca. Il trasferimento è stato reso possibile grazie a 15 voli militari Usa che hanno trasportato circa 6.660 sfollati e 34 voli della coalizione che hanno trasportato 4.300 persone. La Casa Bianca ricorda che dal 14 agosto gli Stati Uniti hanno evacuato e facilitato l’evacuazione di circa 48.000 persone. Dalla fine di luglio invece sono state trasferite circa 53.000 persone.

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Conferenza stampa dei talebani: “Non permetteremo ai cittadini afghani di andare all’aeroporto”

La situazione dell’ordine pubblico a Kabul e in Afghanistan è “sicuramente molto migliore rispetto al passato”. Lo ha riferito il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid nella conferenza stampa in corso a Kabul chiedendo agli americani di “cambiare politica” e non incoraggiate gli afghani a partire perché il Paese “ha bisogno dei suoi medici e delle persone qualificate”. Attualmente l’accesso all’aeroporto di Kabul è consentito solo ai cittadini stranieri e non agli afghani, ha riferito Mujahid.Aggiungendo che non prolungheranno la scadenza del 31 agosto per il ritiro delle truppe Usa e Nato. I talebani non hanno confermato l’incontro tra il loro leader e il direttore della Cia William Burns, rivelato da alcuni media Usa. La richiesta alle forze anti talebane, invece, è quella di avviare un dialogo: “Non vogliamo nessuna guerra o battaglia, cerchiamo di parlare con il Panshir, di incontrarli e risolvere i problemi. Chiediamo loro di convivere con noi da fratelli, non c’è pericolo per voi, è il vostro Paese. Abbiamo obiettivi comuni e vita comune, viviamola insieme”. Durante la conferenza stampa i talebani hanno annunciato che presto verrà definito il nuovo governo, ma il ministero della Salute e dell’Educazione hanno già cominciato il loro lavoro. “Da 10 giorni c’è pace in tutto il Paese, anche a Kabul” e Mujahid ha assicurato che le donne torneranno a lavorare “quando i ministeri saranno sicuri”.

L’Italia anticipa la fine del ponte aereo per le evacuazioni

L’ultimo volo italiano di evacuazione dei civili afghani dovrebbe partire tra il 26 e il 27 agosto. La fine del ponte aereo verrà anticipata e oltre quella data non dovrebbero essere più effettuate le operazioni. Gli Stati Uniti lasceranno Kabul il 31 agosto e le 72 ore precedenti dovrebbero essere dedicate alla partenza dei militari americani rimasti.

Mosca, non vogliamo vedere soldati Usa in Asia Centrale

Secondo le agenzie di stampa russe Interfax e RIA Novosti, la Russia non vuole vedere le truppe americane dislocate in Asia Centrale. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. La presenza dei soldati degli Stati Uniti nei Paesi limitrofi all’Afghanistan,  considerati da Mosca come “cortile di casa”, trasformerebbe queste nazioni in “un bersaglio”. 

Un’app per evitare il pericolo: l’idea di 20 giovani afghani

Venti giovani tecnici afghani hanno seguito l’avanzata dei talebani fino alla caduta di Kabul, trasmettendo in tempo reale rapporti su spari, esplosioni e ingorghi in tutta la città attraverso un’app che si chiama Ehtesab. Lo riporta il Financial Times. Le segnalazioni, che vengono poi verificate dai fact checker dell’app, vanno da incidenti di sicurezza, come incendi, colpi di arma da fuoco e attentati dinamitardi, a chiusure di strade e problemi di traffico fino a interruzioni di corrente. Sara Wahedi, la fondatrice 26enne, ha affermato che il team ha cercato di confermare i rapporti con il ministero dell’Interno, “quando esisteva”.

Elicotteri Usa superano l’aeroporto: 16 evacuati

Le operazioni di evacuazione si stanno spingendo oltre i confini dell’aeroporto di Kabul. Un elicottero americano ha raggiunto 16 cittadini Usa in città portandoli in salvo allo scalo. “È la seconda missione di questo tipo per raggiungere tutti”, ha confermato Kirby. Giorni fa, tre elicotteri dell’esercito hanno messo in protezione 169 americani.

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Il direttore della Cia Burns incontra i talebani

Gli Stati Uniti stanno intrattenendo colloqui con gli estremisti sul futuro controllo sull’aeroporto di Kabul. Lo ha reso noto il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price. Il responsabile della comunicazione del dipartimento di Stato ha spiegato che gli Usa hanno contatti “diretti e quotidiani” coi talebani, i quali concordano sulla necessità di avere un aeroporto funzionante. Il direttore della Cia William Burns, secondo quanto riporta il Washigton Post, ha incontrato lunedì scorso a Kabul il capo dei talebani, Abdul Ghani Baradar.

Londra avverte: improbabile slittamento operazioni oltre il 31 agosto

E’ “improbabile” che si vada oltre la data del 31 agosto per il ritiro delle truppe dall’Afghanistan, anche se Londra sta cercando di convincere gli americani a estendere oltre quella data il ponte aereo da Kabul. Si è espresso così il ministro britannico della Difesa, Ben Wallace, a poche ore dal vertice del G7. “Penso sia improbabile – ha detto a Sky News – Non solo per quello che hanno detto i talebani, ma anche per le dichiarazioni pubbliche del presidente Biden”. “Vale sicuramente la pena provarci tutti – ha aggiunto – e lo faremo”. Anche il governo spagnolo ha lanciato l’allarme: non riuscirà a evacuare tutti i cittadini afghani che hanno collaborato con la missione diplomatica di Madrid a Kabul a causa della “drammatica” situazione sul terreno. Lo ha dichiarato a Cadena Ser la ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles. “Evacueremo quanta più gente possibile ma ci sono persone che resteranno indietro per ragioni che non dipendono da noi ma dalla situazione là”, ha spiegato Robles. Lo stesso allarme è stato lanciato da Berlino: “Non riusciremo a portare via tutti”, ha detto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas.

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dal nostro corrispondente

Federico Rampini

23 Agosto 2021

Allarme Onu: “Esecuzioni sommarie”

Le Nazioni unite lancano l’allarme sulla violazione dei diritti umani in Afghanistan: esecuzioni sommarie di civili, ex militari, reprssione delle proteste e restrizioni per le donne. Azioni contrarie alla legge internazional che, secondo numerosi report gudicati attendibili, starebbero avvenendo da giorni nelle regioni che sono tornate sotto il controllo dei talebani. Lo ha detto Michelle Bachelet, responsabile dei diritti umani dell’Onu, che ha auspicato un meccanismo di controllo più stringente sui talebani da parte del Consiglio delle nazioni unite. “Il trattamento delle donne – ha aggiunto Bachelet – sarà la linea rossa”.  Secondo l’emittente televisiva americana Cnn, il fratello di un interprete afghano che aveva lavorato per l’esercito americano è stato condannato a morte dai talebani. “Sei stato accusato di aver aiutato gli Stati Uniti e di proteggere tuo fratello”, è scritto in una lettera inviata all’uomo dai talebani e di cui la Cnn è in possesso.

Il G7: nessuno riconosca i talebani

“Nessun Paese riconosca unilateralmente il regime talebano, occorre un coordinamento con il Consiglio di sicurezza dell’Onu”. E’ quanto si legge nella bozza della dichiarazione dei leader del G7 che si riuniranno in teleconferenza sotto la presidenza britannica, secondo un’anticipazione di Al Arabiya. Nella dichiarazione i leader confermano la loro “solidarietà con il popolo afghano”.

La Ue prepara 200 milioni di aiuti

L’Unione europea annuncerà oggi in occasione del vertice del G7 un incremento del budget di aiuti umanitari Ue a favore degli afghani da 50 a 200 milioni di euro: lo ha anticipato con un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Aiuti internazionali è anche la richiesta del regime fondamentalista. Sanzioni contro i Talebani “andrebbero contro la popolazione afghana” e gli afghani “hanno lottato per 20 anni contro l’occupazione”, ha detto uno dei portavoce del movimento, Suhail Shaheen, in un’intervista nelle ultime ore alla Cgtn. “Siamo entrati in una nuova fase, una fase di pace, di coesistenza pacifica, di unità dei cittadini dell’Afghanistan”, ha insistito, affermando che il Paese ha bisogno di “molta cooperazione e appoggio finanziario” in questo momento “critico”. Dai talebani anche un invito beffardo agli Usa: “Possono partecipare alla ricostruzione dell’Afghanistan” dopo che “sono stati coinvolti nella sua distruzione”. Un portavoce della Commissione europea ha annunciato che “tutto il personale afghano che ha collaborato con le delegazioni dell’Ue e le loro famiglie sono state evacuate”.

Diario da Kabul di Alberto Cairo: la solidarietà è la virtù dei coraggiosi

di

Alberto Cairo

20 Agosto 2021

 

AirBnb fornirà 20mila alloggi ai rifugiati

Ventimila alloggi gratuiti per i rifugiati afghani nel mondo. Li metterà a disposizione AirBnb per far fronte alla pevista emergenza umanitaria. “Negli ultimi anni la comunità di Airbnb ha aperto le proprie porte a chiunque ne avesse bisogno. Airbnb.org – un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro dedicata a supportare le persone in difficoltà offrendo soggiorni temporanei – ha contribuito a dare rifugio alle persone sfollate a causa di disastri naturali e ha offerto centinaia di migliaia di alloggi ai lavoratori in prima linea durante la pandemia di Covid-19. In quest’ultima settimana, è diventato chiaro come la mobilitazione e il reinsediamento dei rifugiati afghani negli Stati Uniti e in tutto il mondo abbia raggiunto la portata di una significativa crisi umanitaria, e di fronte a questo bisogno, la nostra comunità è pronta a farsi avanti ancora una volta”. E’ quanto si legge in una nota di Airbnb. Airbnb e Airbnb.org forniranno alloggi temporanei a 20.000 rifugiati afghani in tutto il mondo e l’iniziativa sarà finanziata attraverso i contributi dlla società e del fondo per i rifugiati di Airbnb.org.

Pontecorvo: “Facciamo in fretta. C’è il rischio di rappresaglie e attentati”

di

Raimondo Bultrini

Giampaolo Cadalanu

23 Agosto 2021

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