Fisco, scade la tregua. Dal 31 agosto riprende l’invio delle cartelle. Trentacinque milioni di comunicazioni in arrivo, ma saranno scaglionate

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Fine agosto, fine della tregua fiscale. Martedì 31 è infatti il termine della sospensione, durata 18 mesi, del pagamento dei vecchi atti. Dal 1° settembre, poi, riprenderanno i pignoramenti. Da versare nei primi giorni di settembre anche anche le rate 2020 per rottamazione ter e saldo e stralcio. Sul sito dell’Agenzia è possibile verificare se eventuali cartelle sono tra quelle ammesse al condono, destinate ad essere cancellate entro ottobre.

Cartelle fiscali, il condono già attivo per chi ha piani di rientro in corso. Così la cancellazione dei debiti con l’Erario

di

Antonella Donati

23 Luglio 2021

Nuove cartelle in pista

Settembre segna la ripresa dell’invio delle attività di notifica. Torneranno perciò ad essere inviate le nuove cartelle e altri atti di riscossione. Si tratta di circa 35 milioni di comunicazioni che saranno inviate in maniera scadenzata, a partire dagli atti con data più vecchia.

Il pagamento dei vecchi atti

Quanto a cartelle, avvisi di addebito e avvisi di accertamento già arrivati, per i quali era stati sospesi i termini di pagamento, si tratta ora di tornare alla cassa. La scadenza per questi versamenti è fissata al 30 settembre, qualunque fosse la data in precedenza prevista.

Rottamazione e saldo e stralcio

Già al 31 agosto, invece scade il pagamento delle rate del 31 maggio 2020 della “Rottamazione-ter“e del “Saldo e stralcio“. Le altre rate riferite al 2020 dovranno essere versate il 30 settembre e il 31 ottobre. Sono ammessi cinque giorni di tolleranza. Per le rate del 2021 della definizione agevolata, invece, il termine ultimo è fissato al 30 novembre. Anche in questo caso sono ammessi i cinque giorni di tolleranza, quindi si può pagare fino al 6 dicembre.

Rottamazione cartelle, lunedì la prima scadenza per le rate 2020

di

Antonella Donati

07 Agosto 2021

Le cartelle condonate

Chi non lo avesse ancora fatto può verificare direttamente sul sito dell’Agenzia se nei documenti inclusi nel piano di pagamento sono presenti atti oggetto di condono, ossia quelli con importo residuo fino a 5.000 affidati alla Riscossione dal 2000 al 2010. Il condono è previsto per chi ha avuto un reddito imponibile fino a 30.000 euro nel 2019. Se la verifica dà esito positivo si possono ristampare i bollettini delle rate ancora dovute, calcolate al netto delle somme da stralciare.

Riprendono i pignoramenti

Infin con settembre ripartono anche i pignoramenti su stipendi e pensioni. Le somme dovute al Fisco saranno nuovamente trattenute dal datore di lavoro o dall’Inps e versate direttamente all’Agenzia della riscossione.

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