L’allerta terrorismo all’aeroporto di Kabul non ferma la folla: in migliaia allo scalo. Londra: “Per l’attacco è questione di ore”

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Usa e alleati avvertono: “Oggi 26 agosto, credibile minaccia terroristica all’aeroporto di Kabul. Non andate allo scalo”. L’ambasciata americana ha invitato in particolare a evitare tre gate. Nonostante l’allerta internazionale, un diplomatico occidentale ha riferito alla Reuters che “enormi e incredibili folle” spingono alle porte dello scalo.

I talebani si sono impegnati a lasciar partire da Kabul i cittadini Usa e afghani anche dopo il 31 agosto, data entro la quale il presidente Joe Biden ha fissato il completamento del ritiro. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. La diplomazia di Washington “farà di tutto e utilizzerà ogni suo mezzo a disposizione per portare fuori dall’Afghanistan i rifugiati anche dopo il 31 agosto”, ha spiegato il segretario di Stato.

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25 Agosto 2021

Londra: “Attacco aeroporto potrebbe avvenire a ore”

L’allarme lo lancia il sottosegretario britannico alle Forze armate, James Heappey, parlando alla tv Lbc, dove ha confermato l’alta credibilità della minaccia. Imminente a giorni, gli chiedono. “A ore”, replica secco il sottosegretario, secondo cui c’è “una reale letalità dei piani di cui siamo al corrente”.

Aeroporto di Kabul oggi: il reportage di Secunder Kermani, Bbc

Il corrispondente della Bbc è in aeroporto e racconta di scene drammatiche, senza speranza. “È incredibile e doloroso vedere così tante persone che non si arrendono. Intere famiglie, donne anziane sulla sedia a rotelle, e bambini per mano ai genitori. Un flusso senza fine attraverso la sporcizia, la polvere e il caldo. E di tanto in tanto, colpi di arma da fuoco”. Kermani ribadisce quello che ormai è chiaro a tutti: la maggior parte di loro non ce la farà. “Ho chiesto a una donna, madre di un ex interprete per gli Usa, se valeva la pena. ‘Non abbiamo altre opzioni – mi ha risposto – Gli americani, o ci sparano, o ci fanno imbarcare. Qui non rimaniamo”‘”.

Lunghe file davanti alle banche: sportelli ancora chiusi

Hanno chiuso il giorno della presa di Kabul, il 15 agosto. Non hanno mai più aperto. Lunghe file davanti alle banche e agli sportelli del bancomat. Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujiahid, aveva annunciato la riapertura ma poche filiali sono tornate operative e solo per il ritiro del contante: non oltre i 200 dollari.

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Gabriella Colarusso

16 Agosto 2021

Draghi: “G20 faccia di tutto per le donne afghane”

Si legge nel messaggio rivolto dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, in apertura dei lavori del G20 sull’empowerment femminile. “Sono molto orgoglioso che si svolga sotto la presidenza italiana e ringrazio la ministra Elena Bonetti per l’eccellente lavoro preparatorio svolto. L’Italia è pienamente impegnata nella lotta contro le disuguaglianze di genere e riteniamo che il G20 possa svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere le donne in tutto il mondo. Non dobbiamo illuderci: le ragazze e le donne afghane sono sul punto di perdere la loro libertà e la loro dignità, di tornare alla triste condizione in cui si trovavano vent’anni fa. Il G20 deve fare tutto il possibile per garantire loro libertà e i diritti fondamentali, in particolare il diritto all’istruzione”.

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25 Agosto 2021

Blinken: “Ci sono ancora 1.500 americani in Afghanistan”

Finora, in totale, sono state evacuate 82.300 persone dal 14 agosto, mancano ancora 1.500 americani con cui le autorità non riescono a mettersi in contatto. Non hanno risposto ancora a email, chiamate e messaggi che offrivano l’evacuazione. Il segretario di Stato americano Blinken ha spiegato che, al 14 agosto, c’erano 6 mila americani che volevano lasciare il Paese e 4.500 lo hanno fatto negli ultimi dieci giorni, mentre altri 500 hanno ricevuto istruzioni su come andarsene, nelle ultime ventiquattr’ore. Restano circa mille, ma il capo della diplomazia ritiene che il numero possa essere più basso per molti motivi: qualcuno è già partito, altri non lo hanno notificato al governo. “Pensiamo che il numero di persone in cerca di assistenza sia più piccolo – ha ribadito – e in modo significativo”.

Bimba nata a bordo del volo Usa, chiamata come l’aereo

È stata chiamata Reach, come il nome dell’aereo che l’ha portata in salvo, la bambina nata su un C-17 americano durante le operazioni di evacuazione da Kabul. Lo ha reso noto il comandante delle forze americane in Europa, il generale Tod Wolters, durante un briefing al Pentagono. La donna era entrata in travaglio durante il volo dal Qatar alla Germania, con una serie di complicazioni. Aiutata dai militari, ha partorito sull’aereo al suo atterraggio alla base americana di Ramstein, in Germania. “Come voi tutti potete immaginare, essendo io un pilota dell’Aeronautica, è un sogno vedere una bambina chiamata Reach, crescere ed essere cittadina americana”, ha commentato Wolters.

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25 Agosto 2021

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