“Come mi sento? Insoddisfatto ma con la coscienza pulita perché abbiamo fatto non tutto quello che avremmo voluto, ma coi mezzi che avevamo e nelle circostanze abbiamo fatto più del possibile”, ha detto l’ambasciatore Stefano Pontecorvo, che ha gestito negli ultimi giorni l’aeroporto di Kabul per conto della Nato. “E’ stata un’esperienza che mi ha cambiato la vita – ha aggiunto Pontecorvo -. Io mi sono occupato di Bosnia, di Kosovo, ma quello che ho visto in queste due settimane non l’avevo visto all’epoca”. L’ARTICOLO Afghanistan: atterrato ultimo aereo del ponte umanitario da Kabul, Di Maio lo accoglie a Fiumicino
di Francesco Giovannetti