Giornalista di Repubblica aggredito alla manifestazione no-pass della scuola a Roma

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 Aggredito e minacciato di morte (“ti taglio la gola se non te ne vai”, con tanto di gesto) da uno dei manifestanti contro il Green pass del comparto scuola, che manifestavano davanti al Ministero dell’Istruzione. Francesco Giovannetti, videogiornalista di Repubblica e del gruppo Gedi, ha subito l’attacco di un violento. “Pochi minuti prima dell’inizio formale del sit-in, un uomo mi ha colpito alla faccia con 4-5 pugni al viso – racconta – dopo avermi minacciato. Tutto è successo rapidamente: non mi lasciava andare. Poi, per fortuna erano presenti agenti della polizia che sono intervenuti, fermando la persona e portando me in un posto sicuro”. Il videogiornalista è stato infine condotto dall’ambulanza presso l’ospedale Fatebenefratelli, sull’Isola Tiberina, per gli accertamenti di rito.

“Ero lì da cinque minuti – riprende il racconto Giovannetti – gli ho chiesto a un gruppetto di persone se avevano voglia di parlare, di rispondere a delle domande. Mi hanno chiesto per chi scrivessi e hanno iniziato a criticare Repubblica, ma in maniera civile. Solo poi quest’uomo, non so chi fosse o che ruolo avesse, si è girato, ha mimato il gesto di sgozzarmi, ha detto ‘ti taglio la gola se non te ne vai’ e quando gli ho chiesto se stesse minacciando mi ha aggredito e colpito. Ho contato almeno 4/5 pugni al volto”. Per poco il videogiornalista non ha perso i sensi.

Il gruppo di manifestanti presenti si sono dissociati dall’aggressione e hanno chiesto scusa a Giovannetti, che ora, come detto, sta facendo dei controlli in ospedale. La manifestazione davanti al Miur è stata indetta nei giorni scorsi dal Coordinamento Nazionale Docenti e Ata Contro il Green pass. “Il Covid-19 — si legge nella nota diffusa dai manifestanti — ha confermato che è assolutamente necessario avviare un programma di edilizia scolastica, ridurre il numero di alunni per aula, assumere più personale da un solo, serio canale di reclutamento, contro il precariato eterno, nonostante le proteste e le istanze ripetutamente avanzate, nessun provvedimento in tal senso è stato varato in due anni di emergenza”. E ancora: “Il governo Draghi ha istituito il Green pass per scaricare le responsabilità dei mancati interventi per la sicurezza delle scuole su docenti, Ata e studenti non vaccinati, alimentando l’odio sociale. La scuola non ha titolo per valutare l’efficacia dei vaccini, ma ha il dovere di denunciare la pericolosa torsione autoritaria di uno Stato che elude i suoi doveri e criminalizza i cittadini”. Secondo i manifestanti, infatti, “Il Green pass è un illegale e illegittimo strumento di ricatto, controllo ed esclusione sociale. È discriminatorio e irricevibile, sia per i non vaccinati che per i vaccinati”. 

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