Il Viminale garantirà la sicurezza e la normale fruizione della rete ferroviaria italiana. “Non verrà tollerato alcun tentativo di interruzione di pubblico servizio”.
Covid
No Vax contro il Green Pass, l’allarme di Viminale e Servizi: “C’è il rischio di escalation”
di
Conchita Sannino
30 Agosto 2021
Dal ministero di Luciana Lamorgese arrivano precise indicazioni ai prefetti alla vigilia di una giornata che si preannuncia caldissima sul fronte delle proteste dei No Vax e dei No Green pass. Stazioni blindate sin da stanotte per garantire che dalle primissime ore di mercoledi 1 settembre, quando entrerà in vigore l’obbligo di esibire la certificazione verde per viaggiare sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza (dunque treni ad alta velocità e intercity per quel che riguarda il traffico ferroviario, aerei, autobus che collegano più di due regioni e navi o aliscafi che fanno la spola tra regioni diverse), non si verifichino incidenti.
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No Vax contro il Green Pass, l’allarme di Viminale e Servizi: “C’è il rischio di escalation”
di
Conchita Sannino
30 Agosto 2021
Le manifestazioni organizzate dai No Vax di fronte a 54 stazioni delle principali città italiane sono convocate per le 14.30 ma i dispositivi di sicurezza disposti dai comitati per l’ordine e la sicurezza scatteranno all’alba. Polizia ferroviaria e Digos innanzitutto, coadiuvate all’esterno dai reparti mobili di polizia e carabinieri, con un duplice obiettivo: sventare qualsiasi tentativo di occupazione dei binari per fermare i treni, così come minacciato, ma anche proteggere gli addetti alle verifiche del Green Pass affidate a personale delle stazioni. Nelle grandi stazioni, come Roma Termini o Milano centrale, dove l’ingresso ai binari è regolato dai tornelli, alle spalle degli addetti delle stazioni che dovranno chiedere oltre al biglietto anche il Green pass, ci saranno uomini delle forze dell’ordine. Più complicati sono i controlli nelle stazioni più piccole dove invece l’ingresso ai binari è libero. Per questo il dispositivo prevede agenti della Polfer in pattuglia sui treni, per proteggere i controlli da eventuali rifiuti violenti di passeggeri sprovvisti della certificazione verde.
“Se qualcuno dei manifestanti No Vax o No Green Pass domani arrecherà disagi alla circolazione ferroviaria bloccando le stazioni, andrà incontro ad una denuncia per interruzione di pubblico servizio – annuncia il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia – Un conto è manifestare pacificamente, altra cosa è creare disagi alle altre persone. Dovremo essere intransigenti”.
Sulle richieste di manifestazioni i questori decideranno dopo aver valutato la sicurezza dei luoghi. “Nessuno vuole porre limiti al diritto a manifestare pacificamente in luoghi sicuri e controllati – sottolineano dal Viminale – ma è chiaro che se qualcuno pensa di potere manifestare sul piazzale di una stazione o a pochi metri dai binari non può essere autorizzato”.
Insomma, l’allerta è massima. Il Viminale sa di non potersi permettere alcun passo falso ma il controllo dell’intera rete ferroviaria è assai complicato. E non si può neanche militarizzare le stazioni né schierare i reparti antisommossa per evitare che una banale provocazione da parte dei dimostranti generi una pericolosa guerriglia sul terreno.
Ma la tensione sta salendo in tutto il Paese con la chat di Telegram utilizzata dai No Vax che distribuisce minacce da un capo all’altro del Paese con politici, amministratori, virologi ma anche medici ospedalieri presi di mira, i loro indirizzi, numeri di telefono, social diffusi online: dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio ai governatori di Piemonte ed Emilia Romagna Alberto Cirio e Stefano Bonaccini, da infettivologi e virologi come Bassetti o Pregliasco o Galli a decine di medici ospedalieri e persino di base. La Polizia postale lavora senza sosta per oscurare alcuni siti e per individuare gli autori delle minacce: “Li individueremo e saranno denunciati come già successo in centinaia di altri casi prima”, rassicurano dal Viminale.
“Bombardiamo Palazzo Chigi”: offensiva contro il governo nelle chat dei No Vax. Minacce a Di Maio: “Serve il piombo”
di
Matteo Pucciarelli
31 Agosto 2021
Per domattina la ministra Lamorgese ha convocato il Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti ( tra cui il nostro Francesco Giovannetti) rimasti vittime episodi di intolleranza e violenza mentre documentavano manifestazioni di protesta contro le misure governative anti Covid-19.