Haibatullah Akhundzada, leader religioso dei talebani che ha preso le redini del movimento nel 2016, sarà nominato guida suprema del nuovo emirato islamico dell’Afghanistan. A riferirlo è il quotidiano statunitense “The New York Times”, citando fonti a Kabul e Kandahar. Nei giorni scorsi Akhundzada ha incontrato la leadership talebana a Kandahar, città culla del movimento, ed è stato indicato come “za’eem” e “rahbar” (in lingua urdu “leader”) in diversi discorsi ufficiali fatti dal portavoce Zabihullah Mujaid.
I talebani non hanno ancora fissato una data per l’annuncio di un nuovo governo, ma potrebbero già nei prossimi giorni rivelare i nomi di alcuni ministri e della guida suprema. In un’intervista alla “Bbc” il vice capo dell’ufficio politico dei talebani in Qatar, Sher Abbas Stanekzai, ha assicurato che i membri “saranno scelti in base ai propri meriti e capacità” e che anche le donne avranno un ruolo, ma “probabilmente” non in qualità di ministri. Secondo Stanekzai, a essere esclusi saranno tutti coloro che hanno servito il governo afghano negli ultimi 20 anni.
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In base alle indiscrezioni, il mullah Abdul Ghani Baradar, un co-fondatore dei talebani e capo negoziatore per il gruppo nei colloqui di pace con gli Stati Uniti in Qatar potrebbe essere nominato a capo del nuovo governo. Altre posizioni chiave nel governo andranno a Mawlawi Mohammad Yaqoob e Sirajuddin Haqqani, entrambi figure vicine a Akhundzada. Altri leader talebani che dovrebbero ricevere incarichi di governo includono Sadar Ibrahim, che ha operato di fatto come ministro degli Interni dopo la presa del potere da parte dei talebani il 15 agosto.
Lo scorso 29 agosto il portavoce dei talebani Mujahid ha confermato che Akhundzada, che in questi anni non è mai apparso in pubblico, si trova in Afghanistan, precisamente nella città di Kandahar. Akhundzada guida i talebani come loro capo dal 2016 e ha mantenuto un basso profilo mediatico, inviando solamente messaggi pubblici in occasione delle festività islamiche e non è mai apparso in pubblico.
Dalla loro comparsa all’inizio degli anni ’90 i talebani hanno sempre mantenuto la loro guida suprema sotto un alone di segretezza. L’enigmatico fondatore del gruppo, il Mullah Mohammad Omar, era noto per i suoi modi da eremita e durante il primo regime talebano durato dal 1996 al 2002 era stato visto pochissime volte a Kabul, governando di fatto il movimento dalla roccaforte di Kandahar.
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