Dopo una leggera risalita, il numero dei nuovi casi settimanali torna a scendere. E questa volta con una percentuale un po’ più alta di quelle registrate negli ultimi tempi. Tra lunedì 30 e ieri i contagi in Italia sono stati 41.226 contro i 45.658 dei sette giorni precedenti. Significa un -9,7% (domenica scorsa c’era stato un incremento del 3.8%). La diffusione della pandemia è in una fase di plateau, visto che nelle ultime cinque settimane si è sempre rimasti tra i 40 e i 46mila casi. Si capirà a breve se questa volta è iniziata una discesa più decisa. C’è poi l’incognita dell’apertura delle scuole a metà settembre, che potrebbe far rialzare la curva verso la fine del mese.
Riguardo ai tamponi, c’è stato un bel salto in avanti. Si è infatti passati da 1 milione e 614mila a 1 milione e 901mila. Il dato, incrociato con la riduzione delle diagnosi, è positivo.
Battiston: “L’Italia già vede i primi frutti della sua campagna, arginata la variante Delta”
di
Luca Fraioli
05 Settembre 2021
Crescono solo due Regioni e una Provincia. Le altre tutte in calo
Il segno meno è davanti anche ai dati settimanali di quasi tutte le Regioni. Solo la Provincia di Bolzano (che passa da 379 a 448, per un +18,2%), il Friuli Venezia Giulia (da 780 a 872, cioè +11,7%) e la Lombardia (da 3.669 a 3.835, +4,5%) sono in salita. C’è poi il Molise che resta stabile a 109 casi, mentre tutti gli altri scendono. La Provincia di Trento passa da 280 a 201 casi (-79, -28,2%), la Valle d’Aosta da 30 a 22 (-8, -26,6%), la Sardegna da 2.214 a 1.650 (-564, -25,4%), le Marche da 1.288 a 1.023 (-265, -20,5%), la Campania da 3.557 a 2.827 (-730, -20,5%), la Liguria da 1.091 a 888 (-203, -18,6%), la Toscana da 4.183 a 3.457 (-726, -17,3%), il Lazio da 3.140 a 2.609 (-531, -16,9%), la Basilicata da 403 a 361 (-42, -10,4%), la Puglia da 1.732 a 1.554 (-178, -10,2%), l’Emilia-Romagna da 4.026 a 3.676 (-350, -8,6%), la Sicilia da 9.307 a 8.600 (-707, -7,5%), l’Abruzzo da 659 a 612 (-47, -7,1%), la Calabria da 2.032 a 1.904 (-128, -6,2%), l’Umbria da 715 a 688 (-27, -3,7%), il Veneto da 4.438 a 4.292 (-146, -3,2%), il Piemonte da 1.626 a 1.598 (-28, -1,7%)
Solo la Sicilia continua ad avere dati da zona gialla, tutte le altre Regioni sono in quella bianca. Resta in bilico la Sardegna, che ha superato la soglia di sicurezza dell’occupazione dei letti di terapia intensiva (è al 14% rispetto al 10%) ma non di quelli ordinari (è al 14% invece che al 15%).
Obbligo di vaccino: ecco perché aspettare il sì dell’Ema potrebbe non essere una buona idea
di
Elena Dusi
05 Settembre 2021
In terapia intensiva 572 malati (+9%)
Rallenta, ma resta ancora in salita, la curva dei ricoveri. Ieri nei reparti dedicati al Covid degli ospedali italiani erano assistiti 4.788 pazienti. Domenica scorsa erano 4.658, cioè 130 in più (2,7%). Ma la settimana precedente il dato era di 4.239, quindi in quel caso la crescita era stata di 419 ricoveri (+9,8%). In terapia intensiva invece ieri c’erano 572 malati con il Covid, contro i 525 di domenica 28 agosto. In questo caso l’aumento è stato di 47 ricoveri (+8,9%), più simile a quello già registrato la settimana precedente. Bisogna ricordare che nell’aprile scorso in Italia erano 3.700 i letti di intensiva occupati, un dato simile a quello raggiunto nell’ondata del novembre 2020. Ad aprile dell’anno scorso si sfiorarono addirittura i 4mila ricoveri. Siamo cioè lontanissimi dal livello di impegno del sistema sanitario raggiunto in passato. Questo succede grazie al vaccino, che sta riducendo i casi gravi provocati dalla contagiosa variante Delta.
Aumentano i decessi
Ieri il numero dei decessi provocati dal Covid è saluto a 129.466. Nell’ultima settimana sono decedute 373 persone. Il dato è più alto di quello della settimana scorsa, quando hanno perso la vita 342 persone e di quella precedente (317). In questo caso la curva è ancora in salita.