MILANO – È iniziato ieri il presidio permanente dei lavoratori all’esterno dello stabilimento Riello di Villanova di Cepagatti, in provincia di Pescara, sito che la proprietà ha deciso di chiudere avviando la procedura di licenziamento per 71 lavoratori e lo spostamento di 19 addetti alla ricerca e sviluppo nella sede di Lecco e Legnago. L’azienda che fa parte del gruppo Carrier, ha deciso di delocalizzare la produzione negli stabilimenti nel nord Itaiia e in Polonia.
“Le multinazionali hanno ormai questa consuetudine di trasferirsi dove e quando vogliono. Naturalmente questo nel caso specifico causa una perdita occupazionale che si aggiunge alle altre precedenti. In Confindustria – ha detto Riccardo Nunziato della Uilm Chieti-Pescara – ci è stato detto dalla proprietà che questa chiusura farà risparmiare alla Carier-Riello circa il 20% sul costo del lavoro dando così un prezzo ai lavoratori della Riello e alle loro famiglie. Una cosa inaccettabile ma noi siamo determinati a portare a tutti i tavoli più importanti questa vertenza per far cambiare idea all’azienda. Abbiamo già chiesto un incontro da fare in Regione .- ha proseguito Nunziato – con la speranza che venga raccolta il primo possibile perché sui lavoratori c’è la Spada di Damocle di 75 giorni della procedura di licenziamento che è stata già aperta e quindi dovremo muoverci in tal senso prima della scadenza di questa procedura”.