Marcello Minenna, direttore generale dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli, si dichiara fiducioso che l’anziana possa tornare in possesso del Gratta e vinci da 500 mila euro, che da quanto al momento appurato dai carabinieri, le è stato rubato. Ma per essere incassato, come prima cosa dovrà essere dissequestrato dalla Procura.
Direttore Minenna, cosa accadrà dopo il dissequestro del tagliando?
“Il dissequestro fa venir meno i presupposti giuridici per la sospensione della vincita se ha in sé gli elementi per identificare il legittimo titolare del tagliando. Al momento il Gratta e vinci è custodito dai carabinieri che sono immediatamente intervenuti per accertare i fatti dopo la denuncia della signora. All’atto del dissequestro, secondo le indicazioni dell’autorità giudiziaria, potrà essere o consegnato alla legittima titolare oppure direttamente all’Agenzia per l’avvio delle procedure di reclamo e riscossione. Siamo, comunque, molto fiduciosi che la vicenda possa avere un lieto fine. L’intensa attività svolta ha permesso di recuperare il Gratta e vinci. Questa notizia è di fondamentale importanza per il prosieguo delle attività di reclamo premi”.
La signora, tecnicamente, cosa deve fare per incassare la vincita?
“In questo caso specifico dovrà fare un’istanza all’Agenzia. Considerata anche la vicenda, all’esito delle determinazioni che intenderà assumere l’autorità giudiziaria, ho già incaricato gli uffici che si occuperanno del reclamo premi di provvedere a inviare un funzionario dal legittimo proprietario del tagliando per la sottoscrizione di tutti i moduli necessari”.
Quanti giorni passeranno dal dissequestro a quando vi potrete attivare per la firma dei moduli e per le procedure di pagamento?
“Il tutto dipenderà dalle modalità del dissequestro. Se il dissequestro ha in sé i presupposti della dimostrazione della titolarità del biglietto in capo alla signora, l’Agenzia si attiverà immediatamente. Normalmente, sotto l’aspetto amministrativo, da quando viene presentato un biglietto vincente all’incasso e all’effettiva erogazione del premio, trascorrono appena 20-25 giorni. Le regole di contabilità che l’amministrazione finanziaria ha messo a punto in questi ultimi anni nel sistema del gioco pubblico sono molto efficienti. All’atto della presentazione c’è una commissione di validazione, composta da dirigenti e funzionari, che accertata l’originalità del tagliando procedono ad autorizzare il riversamento del denaro al legittimo vincitore. Parliamo quindi di termini e procedure efficaci”.
Se la Procura non assegnasse il biglietto alla signora ci potrebbero essere problemi per il pagamento?
“Ferme restando le valutazioni dell’autorità giudiziaria, siamo assolutamente fiduciosi che tutto possa avvenire celermente anche perché l’ottima attività investigativa svolta dai carabinieri che sono stati in costante contatto con il nostro ufficio Investigazioni ha permesso di recuperare delle immagini dal sistema di videosorveglianza che potranno accertare il reale sviluppo dei fatti”.
Casi del genere sono già capitati?
“Di questa tipologia è la prima volta. In passato alcuni giocatori possono aver segnalato in alcune rivendite piccole difformità, tra l’importo vinto e la somma corrisposta, ma nella maggior parte degli episodi senza prove certe. In questo caso però, essendo la cifra sopra i 10 mila euro è necessario per riscuotere il premio recarsi in un istituto di credito autorizzato per avviare la procedura di accertamento di validità. La conferma della vittoria può arrivare solo dopo aver grattato anche il codice a barre presente nel biglietto, mentre i nostri sistemi informatici possono verificare, dopo la validazione, anche quale ricevitoria ha effettivamente attivato il tagliando. Questo ci fa comprendere quanto il sistema di monitoraggio per i pagamenti dei Gratta e vinci sia assolutamente lineare, sicuro e costantemente monitorato dall’ufficio giochi numerici e lotterie dell’agenzia”.
Nel caso specifico la controparte può rivolgersi a un avvocato per tentare di bloccare la vincita?
“Ognuno è libero di fare ciò che ritiene più opportuno. È tuttavia chiaro che avendo gli ufficiali di polizia giudiziaria raccolto prove circostanziate, saranno in grado di fornire all’autorità giudiziaria la documentazione utile a dimostrare il reale sviluppo dei fatti. Qualora ci fosse un contenzioso, anche di natura civilistica, bisognerà attendere quindi l’accertamento giuridico della vicenda”.