No Vax, Lamorgese: “I toni salgono, rischio di lupi solitari e estremismi nelle manifestazioni”

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Il Viminale monitora con estrema attenzione l’evoluzione della galassia No Vax alla luce delle ultime indagini che hanno portato a perquisizioni e denunce contro otto persone che progettavano aggressioni violente nel weekend a Roma.

“La preoccupazione c’è perché i toni salgono sempre di più e c’è il rischio che ci siano estremismi che vanno a incidere sulle manifestazioni”, la valutazione della ministra Luciana Lamorgese intervenuta questa mattina alla presentazione del Libro Blu 2020 dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli. “Al momento il rischio è rappresentato da lupi solitari o persone particolarmente fragili. C’è un rischio latente, dobbiamo pensare a lupi solitari e a persone particolarmente fragili. Si tratta di una situazione difficile, ne abbiamo parlato al G7 per mettere in piedi uno sforzo comune”.

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“Da inizio pandemia abbiamo svolto 50 milioni di controlli – ha sottolineato Lamorgese -, ci sono state manifestazioni con infiltrazioni della criminalità. In questo momento abbiamo avuto manifestazioni che ci davano preoccupazione, come il blocco delle stazioni, dove ci ci siamo impegnati particolarmente ed è andato tutto bene”.

Per Lamorgese lo strumento del Green Pass è fondamentale per la ripartenza del Paese.  “Il piano vaccinale è andato benissimo anche grazie a Figliuolo. Il numero dei vaccinati ci consente di guardare al futuro con ottimismo, ma non dobbiamo bloccare la ripartenza del Paese: è necessario proseguire su questa strada e il Green Pass è uno strumento fondamentale”.

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Le valutazioni espresse dalla ministra sono naturalmente in linea con quelle dei vertici degli investigatori che ieri, riuniti nel Comitato analisi strategica antiterrorismo, hanno analizzato quello che si sta muovendo sottotraccia nei movimenti No Pass e No Vax. Che destano una certa preoccupazione non tanto per quello che sono in grado di esprimere in questo momento, prova ne sia il fallimento assoluto del progettato assalto alle stazioni l’1 settembre in occasione dell’entrata in vigore della certificazione verde sui mezzi di trasporto a luga percorrenza, ma per quello che potrebbe diventare se, come già successo a Roma, elementi dell’estrema destra dovessero tornare a guidare la piazza per riacquistare credibilità politica., come messo in evidenza da alcune recenti indagini sul leader di Forza Nuova romana Castellino.

La ministra è tornata anche sul tema dell’immigrazione che da mesi ormai la vede nel mirino della Lega e di Matteo Salvini. ” Oggi c’è una situazione complessa che va vista nell’insieme. Il mondo è cambiato.Stiamo cercando di portare avanti una linea dedicata per avere una comunicazione rapida con le autorità tunisine – ha spiegato -, in modo a volte di dissuadere” i migranti dal partire. “Questo perché  quando arrivano in Italia – ha ricordato – poi dobbiamo rimpatriarli perché c’è un decreto interministeriale per cui la Tunisia viene considerato un porto sicuro”. Per quanto riguarda la Libia – ha concluso – “la situazione è differente”. “Stiamo cercando di organizzare sistemi di sicurezza nel sud del Paese – le sue parole – E se non si votasse il 24 dicembre come annunciato ritorneremo in una fase di maggiore instabilità”.

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