Covid, convegno al Senato sulle cure “alternative”. E Casellati si dissocia

Read More

Dunque: un medico che non era un medico sosteneva che il Covid non è una malattia da curare in ospedale, assolutamente, con i medici che per lavarsi le mani intubano i pazienti lasciandoli “giusto con l’ossigeno”. “Il Covid si cura a casa!!!”. Un’associazione che non era un’associazione (non risulta registrata) sosteneva che “l’attuale modello sociale, economico e finanziario sta compromettendo in modo estremamente rapido il diritto alla salute dell’umanità”. E dunque è necessario “rivendicare la neutralità nella pratica medica”, in nome del “Giuramento di Ippocrate” che è il “giuramento di noi tutti, medici e no”. Nel frattempo sedicenti esperti internazionali proponevano cure nuove. Innovative. Per esempio, la liquirizia.

Tutto questo si è tenuto nel corso di una lunga giornata non in un posto di un pianeta lontano, come forse sarebbe stato più normale. Ma al Senato. In un convegno – il “Primo Convegno Mondiale sulle Terapie Precoci per il Covid 19′ – organizzato da una senatrice leghista, Roberta Ferrero. Con tanto di messaggio di saluto compiaciuto della seconda carica dello Stato, la presidentessa del Senato, Maria Elisabetta Casellati. Che si è voluta complimentare per “questo prestigioso convegno internazionale”, ospitato nelle sale prestigiose di palazzo Madama. “Grazie alla Lega che ha contribuito a questo importante approfondimento”.

Covid e il convegno su cure alternative in Senato, dalla liquirizia all’Invermectina. Ferrero (Lega): “I medici hanno espresso opinioni: si può ancora fare?”

di

Emanuele Lauria

14 Settembre 2021

Fortunatamente, la follia non è durata troppo. Nel senso che quando ancora il convegno era in corso e i primi giornalisti hanno cominciato a denunciare le follie che venivano proposte come verità scientifiche, il caso è diventato immediatamente politico, sollevando un polverone. Pd e Italia Viva hanno gridato allo scandalo, è intervenuto anche il virologo Roberto Burioni e alla fine la presidenza del Senato è stata costretta a una brusca sconfessione: fonti vicine alla presidentessa hanno spiegato, infatti, che “l’evento è stato definito su iniziativa di senatori e che nulla ha a che vedere con la presidenza di Palazzo Madama. Il presidente Elisabetta Casellati, come è prassi, ha inviato semplicemente un messaggio di cortesia che non fa riferimento ai contenuti. Così come accade per tutti gli altri convegni che quotidianamente si svolgono nel Palazzo”.

La domanda che resta è come sia stato possibile che simili tesi siano arrivate nel cuore del nostro Paese. L’associazione è arrivata al Senato grazie al capogruppo leghista, Massimiliano Romeo, che ha raccolto l’invito della collega senatrice, Roberta Ferrero. In sala, a portare i saluti della Lega, è arrivato Alberto Bagnai. Insomma, la Lega credeva evidentemente molto nell’importanza delle tesi proposte nel convegno. A portarle avanti è Mauro Ragno, uno dei fondatori dell’associazione Ippocrateorg. Ragno non è un medico. Ma uno studioso di “scienze sociali e diritti umani”. Ciò nonostante ha sviluppato una sua teoria sul Covid, “messa a punto presso le isole Mauritius (dove viveva durante la pandemia, ndr) e quella di altri medici in Germania e in Italia in cui si era usata l’idrossiclorochina a domicilio e il plasma iperimmune in ospedale”. “Per questo abbiamo dato vita all’associazione Ippocrateorg secondo cui il Covid è una malattia curabile, che non uccide. Abbiamo messo a punto un approccio terapeutico che porta alla guarigione chiunque si ammali – ha detto – Ora stiamo costruendo le schede dei pazienti e facendo uno studio retrospettivo su 500 pazienti, ma di tutti i pazienti che ci hanno contattato dal quarto giorno di sintomi, nessuno è morto”. Il ‘protocollo’ presentato prevede un intervento nella prima fase della malattia con “ivermectina (antiparassitario non autorizzato per il Covid e per il quale c’è stato un forte allarme di avvelenamenti negli Usa, ndr) e l’azitromicina, e nella seconda fase cortisone e enoxaparina”.

Ma se non è un medico, come fa a dire queste cose? Il parterre in realtà era ampio. C’era il dottor Robert Malone, immunologo americano, vate dei No Vax. Mentre nel board dell’associazione figura Antonio Palma, medico di base, che ha preparato con Ippocrateorg un form per far chiedere ai pazienti di essere curati con idrossiclorichina, ivermectina e colchicina, esonerando però “il medico curante da ogni responsabilità penale e morale per effetti collaterali che dovessero conseguire all’applicazione del protocollo”.

A proposito, l’associazione è anche alla ricerca di donazioni: bonifico e carta di credito, accettano tutto.

Related articles

You may also be interested in

Headline

Never Miss A Story

Get our Weekly recap with the latest news, articles and resources.
Cookie policy

We use our own and third party cookies to allow us to understand how the site is used and to support our marketing campaigns.