Green Pass, ecco tutte le risposte ai dubbi sulla Certificazione verde per il lavoro

Read More

Serve il Green Pass per lavorare?

No, il Green Pass serve per accedere nei luoghi fisici di lavoro, qualsiasi essi siano, sia nel pubblico che nel privato: vale per gli autisti degli autobus, per i camerieri di un ristorante, per i commercianti in negozio, per i professori nelle scuole, per i magistrati in tribunale, per gli architetti nel loro studio, per gli autonomi.

Da quando entra in vigore il Green Pass sui posti di lavoro?

Dal 15 ottobre e, per ora, fino al 31 dicembre, data in cui scadrà lo stato di emergenza.

Se un lavoratore di una azienda o attività privata non ha il Green Pass che succede?

Per tutti scatta l’impossibilità di accedere al proprio posto di lavoro. Dal primo giorno di assenza dunque ingiustificata parte la sospensione dello stipendio. Dal quinto giorno di assenza viene sospeso anche il rapporto di lavoro che viene riattivato solo una volta ottenuto il Green Pass. Nel caso di una piccola azienda con meno di 15 dipendenti la sospensione dal lavoro vale per un massimo di 10 giorni per consentire la sostituzione del lavoratore. Il decreto precisa però che non ci saranno conseguenze disciplinari e si avrà diritto alla conservazione del posto di lavoro.

Green Pass: al lavoro col certificato o addio stipendio, ma il posto rimane

di

Viola Giannoli

16 Settembre 2021

Se un dipendente della Pubblica amministrazione non ha il Green Pass può lavorare?

Non può accedere al proprio posto di lavoro e dunque anche per lui scatterà la segnalazione di assenza ingiustificata con la sospensione immediata dello stipendio e la sospensione del rapporto di lavoro a partire dal quinto giorno. Il decreto precisa però che non ci saranno conseguenze disciplinari e si avrà diritto alla conservazione del posto di lavoro.

E per i lavoratori autonomi come funziona?

Come per i dipendenti: se è richiesto di recarsi in un luogo di lavoro il mancato possesso di Green Pass varrà come assenza ingiustificata e dunque ci sarà il rischio di veder sospeso lo stipendio e il rapporto di lavoro nel caso di collaborazioni continuative. C’è il rischio di perdere una commissione per chi lavora ad esempio a progetto o a partita Iva.

I Parlamentari devono aver il Green Pass per entrare alla Camera o al Senato?

Il decreto invita anche la Camera, il Senato, il Quirinale e la Corte costituzione ad adeguarsi alla norma. È già valido, dal 15 ottobre, per chi lavora in Comuni, Regioni, Province ed enti locali, politici compresi.

A chi lavora come baby sitter chi deve controllare il Green Pass?

Il datore di lavoro ovvero la mamma, il papà, i nonni o il tutore del bambino o della bambina a cu si fa da baby sitter.

E a un idraulico che entra in un appartamento a riparare un lavandino?

Il controllo del Green Pass spetta a chi richiede il servizio e dunque al proprietario, al locatario o all’affittuario dell’appartamento.

Cosa rischia un datore di lavoro che non controlla il Green Pass dei suoi dipendenti o dei lavoratori autonomi?

Una multa da 400 a mille euro.

Chi non ha il Green Pass può chiedere di lavorare in smart working?

No, non è ammesso.

Se un dipendente lavorava già in modalità agile potrà restare in smart working?

Dipende dalle decisioni della singola azienda. Il Green Pass non obbliga automaticamente il lavoratore a rientrare sul posto di lavoro ma qualora venga richiesto di tornare in ufficio allora bisognerà averlo.

Un avvocato deve avere il Green Pass?

Il decreto estende l’obbligo di Certificazione verde per accedere agli uffici giudiziari solo agli avvocati dello Stato, ma non ai difensori in un processo. Caso diverso è lo svolgimento della propria attività nello studio legale: in quel caso anche gli avvocato dovranno averlo e sarà compito del datore di lavoro o di un suo delegato controllarne la validità.

Se si è chiamati a testimoniare a un processo bisogna mostra il Pass?

No, non serve.

A chi lavora con partita Iva, chi deve controllare il mio Green Pass?

In questo caso è il cliente ad essere il datore di lavoro e il Green Pass deve essere esibito per accedere a un luogo di lavoro.

Chi non ha ancora o non ha più il lavoro deve avere il Green Pass?

Deve averlo, come previsto dal primo decreto legge Green Pass entrato in vigore il 1° settembre, per viaggiare in aereo, nave, traghetto o treno o consumare nella sale interne di bar e ristoranti, entrare in palestre e piscine, andare a cinema e teatri.

Chi ha un negozio deve avere il Green Pass? E i clienti?

Sì, chi ha un negozio deve avere il Green Pass. I controlli sono sempre affidati al datore di lavoro o a un suo delegato. Mentre i clienti non devono averlo.

I soggetti allergici alla vaccinazione anti-Covid hanno l’obbligo di esibire il Green Pass?

No, se l’impossibilità a vaccinarsi è certificata da un medico sulla base delle linee guida fornite dal ministero della Salute.

I controlli saranno a campione?

Sì, potranno essere a campione. Il decreto raccomanda di predisporre la verifica all’ingresso dei luoghi di lavoro.

Come si organizzano le aziende per fare i controlli?

Per quanto riguarda i controlli il provvedimento rimanda a un prossimo decreto del presidente del Consiglio che definirà i dettagli sul controllo dei Pass. Potrà avvenire attraverso la app VerificaC-19 come accade nei ristoranti o attraverso piattaforme ad hoc come quelle usate nelle scuole.

I tamponi sono gratuiti per i lavoratori?

No, fino al 31 dicembre (almeno) avranno i tamponi gratis solo i soggetti fragili che non possono vaccinarsi. Poi si è deciso di calmierare i prezzi. I minorenni pagheranno 8 euro ad esempio e gli altri 15 euro. Non sono quindi previste misure specifiche per i lavoratori.

Quanto dura il Green Pass?

No, fino al 31 dicembre (almeno) avranno i tamponi gratis solo i soggetti fragili che non possono vaccinarsi. Poi si è deciso di calmierare i prezzi. I minorenni pagheranno 8 euro ad esempio e gli altri 15 euro. Non sono quindi previste misure specifiche per i lavoratori.

Se mi ammalo dopo il vaccino cosa succede?

Nel nuovo decreto si prevede che se sono state fatte le due dosi, o comunque si è completato il ciclo di copertura, con la nuova infezione si sospende la validità del Green Pass che poi viene nuovamente rilasciato con il certificato di guarigione e ha validità sempre di 12 mesi. Se il cittadino ha fatto una sola dose e si ammala entro i 14 giorni successivi deve fare anche la seconda, e a quel punto si calcolerà la validità. Se invece si ammala dopo i 14 giorni non ci sarà bisogno di una nuova somministrazione e la durata della certificazione sarà di un anno dopo la guarigione.

Il test salivare dà la possibilità di ottenere il Green Pass?

E’ una delle novità introdotte dal decreto diventato legge. È possibile ottenere il Green Pass anche 48 ore dopo il salivare ma deve essere di tipo molecolare. Significa che dopo il prelievo, meno pesante di quello con il tampone, va comunque svolto un esame di laboratorio.

Related articles

You may also be interested in

Pelosi: Harris Won Dems’ ‘Open Primary’

Vice President Kamala Harris became the Democratic presidential nominee because she won “an open primary,” according to former House Speaker Nancy Pelosi, D-Calif.[#item_full_content]

Headline

Never Miss A Story

Get our Weekly recap with the latest news, articles and resources.
Cookie policy

We use our own and third party cookies to allow us to understand how the site is used and to support our marketing campaigns.