I casi di contagio e di malattia grave calano “sostanzialmente” con la terza dose Pfizer. Lo sottolinea uno studio pubblicato sulla rivista americana New England Journal of Medicine che si basa sui dati del ministero della Salute israeliano. Il tasso di infezione rilevato, almeno 12 giorni dopo la terza dose, è inferiore di 11,3 volte rispetto alle due somministrazioni mentre “il tasso di malattia grave è inferiore di 19,5” volte. Nello studio i ricercatori spiegano che per malattia grave si intende “una frequenza respiratoria a riposo superiore a 30 respiri al minuto, una saturazione di ossigeno inferiore al 94% durante la respirazione dell’aria ambiente o un rapporto tra pressione parziale di ossigeno arterioso e frazione di ossigeno inspirato inferiore a 300”.
Israele, via alla terza dose per gli over 60
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Sharon Nizza
29 Luglio 2021
Lo studio è stato condotto dal 30 luglio al 31 agosto su 1,13 milioni di over 60 che avevano completato l’immunizzazione cinque mesi prima, divisi in due gruppi: quelli a cui è stata somministrata la terza dose e quelli che ne hanno ricevute due. Nell’analisi primaria, è stato confrontato il tasso di Covid-19 confermato e il tasso di malattia grave tra coloro che avevano ricevuto il richiamo almeno 12 giorni prima e coloro che non lo avevano ricevuto. Nell’analisi secondaria, invece, è stato valutato il tasso di infezione da 4 a 6 giorni dopo la terza dose rispetto a quello di almeno 12 giorni dopo.
Israele, i vaccinati a gennaio protetti al 16%. “Ma la malattia grave resta bloccata”
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Sharon Nizza
10 Agosto 2021