TORINO – Adesso non interessa più per chi fosse davvero importante questa partita, perché la morale della favola è un pareggio che non è importante per nessuno, visto che lascia la Juve alle schermaglie di retroguardia con Cagliari e Salernitana per evitare l’ultimo posto e non lancia il Milan verso un accenno di fuga. C’è un’altra morale ancora, però: la Juve ha giocato una bella gara, fatto il massimo e rischiato di perdere, il Milan ha cincischiato molto ma rischiato di vincere, e questo misura la distanza attuale tra le due squadre, divise da 8 punti in classifica. Alla fine Allegri è categorico: “Sono arrabbiato, e ho sbagliato i cambi”.
L’errore iniziale del Milan
A sparigliare il risultato e dare un indirizzo alla gara è stato uno sbaglio del Milan, che ha battuto male un corner risolto con un colpo di testa imperfetto di Théo verso Kessié che ha scatenato un micidiale contropiede della Juve, capace di viaggiare da un’area all’altra con due tocchi (Alex Sandro e Dybala) a lanciare la corsa a perdifiato di Morata, bravissimo a mantenersi lucido dopi essersi scapicollato per 50 metri con Théo alle calcagna. Chiudersi, aspettare e ripartire è quello che la Juventus ha cercato di fare per tutta la sera, o forse è tutto ciò che in questo momento può fare contro avversari di questo livello: attorno a Chiellini e Bonucci (che potrebbe dire: De Ligt deve ancora mangiarne di pastasciutta) vale la pena arroccare una squadra che nei sedici metri resta inscalfibile, considerando che con una fionda come Dybala, di fatto un lanciatore più che una punta, l’azione è ripartita spesso veloce e imprevedibile, puntando sul passo sciolto di Morata e questa di volta di Rabiot più che di Cuadrado. Il Milan non ripeterà però l’errore iniziale e riuscirà e prendere tempo e misure ai contropiede bianconeri, ma non trasformerà mai la smaccata superiorità nel palleggio nella capacità, o anche solo nella possibilità, di penetrare la doppia barriera difensiva juventina, almeno fino ai minuti successivi al pareggio, quando tutte le fragilità emotive degli uomini di Allegri spalancheranno al Milan spazi prima inesistenti. I rossoneri hanno mantenuto il controllo ma tirato solo da fuori, quattro volte con Tonali nel primo tempo e una con Leao nel secondo: la preoccupazione di scoprirsi alle spalle (nei primi 20′ erano stati pericolosi anche Morata e Dybala) deve avere in qualche modo condizionato l’entusiasmo felicemente scriteriato con cui solito il Milan sa shakerare le partite ma che qui ha infine mediato con un raziocinio forse eccessivo che la Juve ha manipolato, gestito, trasformato in una situazione di vantaggio per sé.
Le pagelle di Juventus-Milan: Chiellini autoritario, Tonali fa l’assist
di
Enrico Currò
19 Settembre 2021
Ma questa Juve non dura più di un tempo
Questa non però è più la Juve di un tempo. Tanto per cominciare si è stancata presto, e comunque prima degli altri (già a metà ripresa, Cuadrado, Dybala e Morata erano sfatti), e poi non saputo far altro che tenere la gara su quei binari, finché un episodio l’ha fatta deragliare: il colpo di testa di Rebic sul corner di Tonali ha scoperchiato tutte le debolezze dei bianconeri, che nel tempo rimasto hanno perso calma e sicurezza, facendosi prendere all’ansia e concedendo al Milan due opportunità per il sorpasso. Sulla prima Rebic ha calciato di fretta invece di servire Leao o Brahim, sulla seconda la manona di Szczesny ha negato a Kalulu il gol della vita e alla Juve l’umiliazione di un penultimo posto in beata solitudine.
Juventus, Allegri: “Sono arrabbiato, avremmo anche potuto perdere.E anche io ho sbagliato i cambi”
19 Settembre 2021
Juventus-Milan 1-1 (1-0)
Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado (27′ st Chiesa), Bentancur, Locatelli, Rabiot; Dybala (34′ st Kulusevski), Morata (21′ st Kean) (23 Pinsoglio, 36 Perin, 2 De Sciglio, 4 De Ligt, 8 Ramsey, 14 McKennie, 17 Pellegrini, 20 Bernardeschi, 24 Rugani). All. Allegri.
Milan (4-2-3-1): Maignan; Tomori, Kjaer (35′ pt Kalulu), Romagnoli, Hernandez; Tonali, Kessié (18′ st Bennacer); Saelemaekers (18′ st Florenzi), Diaz (48′ st Maldini), Leao; Rebic (1 Tatarusanu, 96 Jungdal, 5 Ballo-Touré, 7 Castillejo, 14 Conti, 46 Gabbia, 64 Pellegri). All. Pioli.
Arbitro: Doveri di Roma 1.
Reti: nel pt 4′ Morata, nel st 31′ Rebic.
Angoli: 4-4.
Recupero: 2′ e 3′.
Ammoniti: Dybala, Tonali comportamento non regolamentare.
Spettatori: 18.785.
Milan, Pioli: “Siamo più forti dello scorso anno”
19 Settembre 2021