MOSCA – Uno studente ha aperto il fuoco su compagni e professori all’interno dell’università di Perm – 1300 chilometri a est di Mosca – uccidendo almeno 8 persone e ferendone “molte altre”. Il giovane è stato ucciso dalla polizia; in un primo momento si era diffusa la notizia del suo arresto.
Quando gli spari sono iniziati, molti studenti hanno cercato la fuga saltando dalla finestrea dell’aula collocata al primo piano. La Commissione investigativa russa – l’agenzia che si occupa dei crimini più gravi – ha detto che il killer è stato identificato come uno studente: Timur Bekmansurov 18 anni, iscritto al primo anno di giurisprudenza. Bekmansurov, secondo il sito di notizie di Perm, 59.ru, avrebbe lasciato un post su Facebook prima di entrare in azione in cui anticipava l’attacco e le motivazioni. “Non è stato un attentato terroristico. Non sono membro di organizzazioni estremiste. Nessuno sapeva quello che avrei fatto. Ho organizzato tutto da solo”, è il testo del post. Bekmamsurov parla di sé come di una persona “sopraffatta dall’odio”. Avrebbe inoltre pianificato l’attacco da tempo. Ma la polizia ritiene che il ragazzo potrebbe avere avuto dei complici e indaga in questo senso.
La Russia ha regole abbastanza restrittive sul possesso e l’uso di armi da fuoco, ma alcuni tipi di pistole e fucili sono acquistabili per la caccia e la difesa personale, previa l’esibizione di documenti che attestino la sanità mentale.