Droga dello stupro per ballerini, sportivi e un professore universitario. Ecco gli insospettabili dello sballo

Read More

Dopo il caso di Claudia Rivelli, sorella di Ornella Muti arrestata perché in possesso di un litro di Gbl, la droga dello stupro torna ad occupare la scena dello sballo romano. Nelle carte dell’ultima inchiesta sull’inquietante fenomeno spuntano infatti i nomi di decine di insospettabili romani. In queste ore, i carabinieri, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip, a carico di 6 persone (quattro uomini e due donne) di nazionalità italiana, cinese e bengalese, accusate di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di droga. 

IL MEDICO, IL FINANZIERE E IL BALLERINO

C’è un professore ordinario de La Sapienza della facoltà di Medicina. È un medico che abita al centro di Roma e riceveva a casa lo Shaboo. Ma c’è anche un ballerino e scenografo di poco più di trent’anni. Anche lui un consumatore di droghe sintetiche. E, ancora, un istruttore di arti marziali della Guardia di Finanza. Il suo nome, come quello di altri professionisti, è scivolato dentro le carte dell’inchiesta della procura di Roma, coordinata dall’aggiunto Giuseppe Conzo e portata avanti dai carabinieri di Roma centro.

Roma, arrestata Claudia Rivelli, a casa della sorella di Ornella Muti un litro di droga dello stupro. In aula: “Ci pulisco l’argenteria”

17 Settembre 2021

Nei giorni scorsi, la sorella dell’attrice italiana Ornella Muti, Claudia Rivelli era stata arrestata perché in possesso di un litro di Gbl. Oggi la droga sintetica torna al centro dell’attenzione. I militari del Nucleo operativo della Compagnia Roma Centro hanno scoperto l’esistenza di due differenti contesti criminali, operanti nella Capitale ed impegnati nello smercio e traffico di droghe sintetiche, come lo Shaboo la Yaba, potenti metamfetamine, ma anche in quello di cocaina e GHB, conosciuta come ‘droga dello stupro’, per i suoi potenti effetti di disinnesco dei freni inibitori.

LA FORNITURA E LO SMERCIO

Le droghe sintetiche erano fornite da una grossista cinese, con base in Toscana, che organizzava il trasporto e la consegna fino a Roma dello stupefacente necessario. In particolare, la droga arrivava a Roma, tramite corrieri cinesi, che utilizzavano alternativamente mezzi ferroviari o autovetture a noleggio, ben vestiti per non destare sospetti. Giunta ai pusher romani, la sostanza veniva consegnata ai vari clienti, anche a domicilio, utilizzando monopattini elettrici, in modo da non destare sospetti ed evitare più agevolmente i controlli da parte delle forze dell’ordine.  L’altra donna, destinataria dell’ordinanza, è una pusher romana che vendeva la droga soprattutto nelle periferie. A Monteverde nuovo, invece, c’era lo spaccio riservato ai badanti. Anche oro, come hanno ricostruito gli investigatori, assumevano Shaboo per tenersi sempre più attivi a lavoro.

LA DROGA DELLO STUPRO

L’altro, purtroppo fiorente, versante dello smercio era quello della droga dello stupro. La GHB era venduta soprattutto a universitari tra i 20 e i 25 anni. Le cessioni documentate dai militari sono state decine e anche queste avvenivano soprattutto nella cosiddetta “Roma bene”. La droga dello stupro era richiesta per le serate dei fine settimana. Uno spaccato che fa riflettere.

Related articles

You may also be interested in

Headline

Never Miss A Story

Get our Weekly recap with the latest news, articles and resources.
Cookie policy

We use our own and third party cookies to allow us to understand how the site is used and to support our marketing campaigns.