FIRENZE – Sull’uno a zero per la Fiorentina, Simone Inzaghi li stava per togliere entrambi. Era già tutto pronto: destinati a uscire Darmian e Dzeko, scalpitanti a bordo campo Dumfries e Sanchez. Ma prima che la palla uscisse consentendo il cambio, al settimo minuto della ripresa, Darmian ha segnato facendo cambiare l’idea al suo allenatore. Tre minuti dopo è arrivata anche la rete di Dzeko. “Il mister mi voleva sostituire? Dopo gli chiedo se aveva bevuto qualcosa”, ha detto il bosniaco a fine partita. Sta tutta qui, nella sliding door di un pallone rimasto in gioco e di una doppia sostituzione rinviata, il karma di una partita che per l’Inter era cominciata in salita contro una Fiorentina forte, per la prima mezz’ora addirittura fortissima, lanciata da Italiano a un ritmo tale da diventare insostenibile sulla misura di una intera gara. La Viola forse è da Europa o forse no – dovrà dimostrarlo – ma di certo in questa Serie A non sarà un buon cliente per nessuno. Compreso il Napoli, che dovrà incontrarla il 3 ottobre.
Una macchina da gol
L’Inter, che con 18 reti in cinque partite veleggia a un ritmo inedito, al Franchi si è presentata con quattro giocatori nuovi rispetto alla goleada col Bologna. Il necessario rimescolamento per un tempo non è parso all’altezza. Darmian ha sofferto Biraghi e Duncan, Dzeko ha fatto rimpiangere il sé stesso visto sabato scorso a San Siro, Perisic ha avuto la sua parte nel concedere il gol alla Viola. Çalhanoglu ci ha provato, prima su punizione e poi da fuori. Quanto a Italiano, nell’undici di partenza ha cambiato per la quinta volta in cinque partite la coppia centrale, inserendo Nastasic al fianco di Milenkovic e dimostrando che nel suo gioco i calciatori sono intercambiabili. Produzione però insufficiente, per lui: “Per 70 minuti siamo stati alla loro altezza, potevamo segnare due gol, usciamo tra gli applausi ma ci è mancato il coraggio del primo tempo per il timore di subire il loro ritorno”.
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di
Matteo Dovellini
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Handanovic salva l’Inter
Nei primi 45 minuti nell’Inter ha giganteggiato solo Samir Handanovic, alla sua vittoria numero 200 con i campioni d’Italia, che non sbaglia una parata da quando alla vigilia di Inter-Real di Champions ha usato la metafora, poco animalista ma efficace, del “tirar sassi ai cani” per zittire i tifosi che lo criticano. Il capitano nerazzurro ha salvato la porta prima uscendo su Gonzalez, poi deviando in angolo un potente sinistro di Vlahovic, infine respingendo in tuffo un bel tiro in corsa di Biraghi. Nulla ha potuto quando Gonzalez – sempre lui – ha vinto un duello fisico con Skriniar e ha invitato Sottil ad appoggiarla in porta.
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Nella ripresa è un’altra partita
Nella ripresa è cominciata un’altra partita, con giocatori diversi nelle stesse maglie. Nell’Inter chi aveva fatto male nel primo tempo ha poi fatto benissimo. Al contrario gli eroi in viola della prima parte si sono spenti o peggio, come Gonzalez, espulso nella ripresa per il meno astuto dei gesti: un prolungato applauso all’arbitro per un mancato giallo a Bastoni. Nel finale è arrivato anche il gol di Perisic dell’1-3. Prima dell’inizio della partita, Inzaghi l’aveva detto: “Segnare tanto è importantissimo”. Una dichiarazione d’intenti che non significa però incoscienza. “Stiamo crescendo – avvisa il tecnico – ma possiamo fare anche meglio”.
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21 Settembre 2021
FIORENTINA-INTER 1-3
Fiorentina (4-3-3): Dragowski, Benassi (21′ st Odriozola), Milenkovic, Nastasic, Biraghi, Bonaventura (39′ st Callejon), Torreira (21′ st Amrabat), Duncan (39′ st Kokorin), Sottil (29′ st Saponara), Vlahovic, Gonzalez. (1 Terracciano, 25 Rosati, 98 Igor, 2 Quarta, 17 Terzic, 14 Maleh, 42 Bianco). All. Italiano.
Inter (3-5-2): Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Darmian (21′ st Dumfries), Barella (25′ st Vecino), Brozovic, Calhanoglu (38′ st Gagliardini), Perisic, Dzeko (25′ st Sanchez), Lautaro Martinez (38′ st Dimarco). (97 Radu, 21 Cordaz, 33 D’Ambrosio, 13 Ranocchia, 11 Kolarov, 38 Sangalli, 48 Satriano). All.S.Inzaghi.
Arbitro: Fabbri di Ravenna.
Reti: nel pt 23′ Sottil; nel st 7′ Darmian, 10′ Dzeko, 42′ Perisic.
Angoli: 7-4 per l’Inter.
Recupero: 1′ e 3′.
Espulso: al 34′ st Gonzalez per doppia ammonizione.
Ammoniti: Skriniar, Darmian, Calhanoglu per gioco falloso.
Spettatori: 15.927, incasso 573.164 euro