Milan-Venezia 2-0: ci pensano Brahim Diaz e Theo Hernandez, anche i rossoneri in vetta

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MILANO – Milano le fa e poi le accoppia, come ai tempi d’oro, che forse sono davvero tornati. In attesa che oggi il Napoli tenti il controsorpasso, dopo 5 giornate Milan e Inter si ritrovano in testa al campionato a braccetto. E se il cammino è ancora lungo, per il momento la classifica pare l’estensione di quella finale dello scorso maggio, con le due milanesi lassù in cima (allora in verità ci sarebbe stato pure il Napoli, senza la frenata sul traguardo col Verona) e le altre a interrogarsi sulla constatazione che il mercato estivo potrebbe non avere sovvertito le gerarchie.

<<La cronaca della gara>>

Una vittoria da grande squadra

Per Milano è una bella riscoperta e per il Milan lo è ancora di più. Ieri ha fatto quello che doveva e che ci si aspetta dalle grandi squadre: ha battuto in casa una piccola schierata in difesa secondo pragmatismo, il Venezia, faticando solo in apparenza, dopo il primo tempo chiuso senza gol e con la non irrilevante verifica di una tautologia: le riserve non sono come i titolari. Tra infortuni e dosaggio delle energie, Pioli ne aveva fuori sette (più il portiere Plizzari, operato al ginocchio con tre mesi di prognosi). La partita si è dunque trasformata in prova d’esame per qualcuno dei rincalzi, nella fattispecie soprattutto per il terzino sinistro Ballo-Touré, per Gabbia e per Florenzi. Nessuno di loro si è rivelato inadeguato al palcoscenico – il veterano eclettico campione d’Europa, qui schierato da esterno d’attacco, si è avvicinato al gol – però non è una coincidenza il fatto che la partita sia andata in discesa proprio quando, dopo un’ora, al loro posto sono entrati in campo Hernandez, Tomori e Saelemaekers. Il terzino è stato decisivo per frantumare il Venezia, che sul finire del primo tempo, dopo essere scampato alle occasioni mancate da Rebic, Florenzi e Kalulu, aveva addirittura rischiato di segnare con un colpo di testa in tuffo di Peretz.

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Un micidiale uno-due

Hernandez ha fiutato il cross arcuato di Bennacer e lo ha trasformato, con un tocco volante, nel pallone che Diaz ha dovuto solo sospingere in rete, emendandosi così da qualche barocchismo. Poi il discesista francese non ha smesso di scendere sulla fascia e ha approfittato dell’imbeccata dello slalomista Saelemaekers, per firmare il 2-0 sotto la Curva Sud, legittimamente festante. Hernandez ha infine chiosato la vittoria (“Vogliamo vincere lo scudetto”), meritandosi la precisazione di Pioli: “Sono contento che i miei giocatori pensino questa cosa, spero che lo dimostrino sul campo”.

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di

Enrico Currò

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Kessié, la trattativa prosegue

Stavolta hanno dimostrato di sapere restare sempre concentrati, anche se Zanetti aveva legittimamente scelto di sistemare dietro un muro la sua squadra multietnica, figlia di un mercato fantasioso per necessità, senza tuttavia rinunciare a qualche puntata temeraria in avanti. Ora la sola, vera preoccupazione – più della trattativa per il rinnovo del contratto di Kessié che potrebbe anche chiudersi bene prima della fine dell’anno – sta nell’alto numero degli infortunati, tra i quali non è chiaro se vada inserito anche il neoacquisto Messias. Il Milan procede spedito anche nel nuovo campionato, malgrado continui a giocare senza un centravanti puro: Giroud è ancora fermo, come Ibra, Pellegri è entrato 15 minuti. Martedì prossimo, con l’Atletico Madrid, si capirà se ciò che basta in Italia è sufficiente anche in Champions.

MILAN-VENEZIA 2-0 (0-0)
MILAN (4-2-3-1)
: Maignan, Kalulu, Gabbia (14′ st Tomori), Romagnoli, Ballo-Touré (14′ st Theo Hernandez), Tonali, Bennacer,Florenzi (14′ st Saelemaekers), Díaz (36′ st Kessiè), Leão; Rebic; (28′ st Pellegri) (96 Jungdal, 1 Tatarusanu, 14 Conti, 7 Castillejo, 27 Maldini) All.: Pioli.
VENEZIA (4-3-3): Mäenpää, Ebuehi (29′ st Mazzocchi), Caldara, Ceccaroni, Molinaro, Peretz (8′ st Crnigoj), Vacca (36′ st Tessmann), Busio, Aramu, Forte (8′ st Henry), Johnsen (29′ st Okereke) (91 Neri, 13 Modolo, 18 Heymans, 19 Bjarkason, 23 Kiyine, 28 Schnegg, 30 Svoboda) All.: Zanetti.
Arbitro: Pezzuto di Lecce
Reti: nel st 23′ Brahim Diaz, 37′ st Theo Hernandez Recupero: 1′ e 4′
Angoli: 3 a 4 per il Venezia
Ammoniti: Forte, Caldara per gioco falloso

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