Alitalia, scontri tra polizia e manifestanti a Fiumicino: bloccato l’aeroporto. In 300 cercano di sfondare il cordone di agenti

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Scontri tra polizia e lavoratori Alitalia. Circa trecento manifestanti all’altezza del Terminal 3 dell’aeroporto Leonardo Da Vinci, hanno cercato di sfondare il cordone della polizia. L’aeroporto è stato bloccato e la Roma-Fiumicino chiusa.

Con bandiere delle organizzazioni sindacali e striscioni di protesta, fumogeni arancioni, ripetuti schiamazzi di trombette e persino un furgoncino con sopra alcune persone, i manifestanti si erano radunati nella zona delle partenze, controllati a vista dagli agenti.

Gli scontri sono scoppiati dopo la fine degli interventi dei sindacalisti e dei lavoratori tramite gli altoparlanti. I manifestanti, con bandiere delle organizzazioni sindacali e striscioni di protesta, hanno sfilato in corteo lungo l’anello viario che collega i terminal passeggeri al grido di protesta: “Noi siamo tutti Alitalia”. A chiudere la testa e la coda del corteo numerosi mezzi della polizia.

La manifestazione dei lavoratori Alitalia, a seguito della rottura nei giorni scorsi della trattativa con Ita sul contratto e sulla Cigs, in concomitanza con lo sciopero nazionale di 24 ore del Trasporto Aereo, era stata programmata di 4 ore (dalle 10 alle 14).

Al centro della protesta indetta dai sindacati confederali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl, Cub e Usb, diversi nodi da sciogliere nel comparto, tra cui la questione dei licenziamenti di Alitalia-Air Italy-Ernest-Norwegian; la richiesta di una tavolo di crisi permanente del settore; le vertenze aziendali del personale di terra e di volo; il rifinanziamento Fsta (Fondo solidarietà Trasporto Aereo), la riforma settore e sistema aeroportuale e l’applicazione del CCNL per tutto il settore interessato. Resta regolare per ora l’operatività dello scalo e al momento non non si registrano disagi tra i passeggeri.

“Nel tardo pomeriggio di ieri il Governo, con la complicità di alcuni noti partiti politici come Italia Viva e Lega – sostiene Antonio Amoroso, della segreteria nazionale dell’Unione Sindacale di base –  ha rinviato al 5 ottobre la votazione delle mozioni presentate contro il progetto ITA e contro lo scelte palesemente contrarie ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali portati avanti da Altavilla.”

“Perché non devono essere sempre le lavoratrici ed i lavoratori a pagare per la crisi del trasporto aereo – sostengono a loro volta a Fiumicino gli esponenti sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl – e per le numerose scelte imprenditoriali sbagliate. Continueremo a lottare e non ci fermeremo, fino a quando non avremo raggiunto il rispetto delle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori”.

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