Incentivi per comprare l’auto, in arrivo quelli per le usate: da martedì via alla piattaforma

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MILANO – Settecentocinquanta euro per comprare un’auto nella fascia di emissioni da 91-160 grammi/kilometro di Co2; mille euro se si scende a 61-90 g/km e duemila se si acquistano vetture ancor più virtuose, da 0-60 g/km di emissioni inquinanti. Pronti al via i nuovi incentivi per l’acquisto di automobili, con una grande particolarità: parliamo di vetture usate.

Il gong verrà suonato martedì e il Ministero dello sviluppo economico ha ricordato la scadenza. “A partire dalle ore 10 di martedì 28 settembre i concessionari potranno accedere sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it per inserire le prenotazioni degli incentivi per l’acquisto di veicoli di categoria M1 usati a basse emissioni – ricorda la nota del dicastero – Per il nuovo incentivo sono messi a disposizione 40 milioni di euro per l’acquisto di un veicolo usato di classe euro non inferiore a 6, con un prezzo risultante dalle quotazioni medie di mercato non superiore a 25.000 euro e con emissioni comprese tra 0-160 g/km CO2″.

“E’ un provvedimento molto opportuno – commenta il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano – intanto per una questione di equità, perché consente l’accesso al contributo a coloro che acquistano auto usate non potendo verosimilmente permettersi il nuovo; indirettamente, contribuisce a migliorare la situazione del parco circolante che in Italia ha dodici anni e mezzo di anzianità, la più alta in Europa. E crea una catena che fa bene a tutta la filiera”.

Per accedere allo sconto è necessario presentare un veicolo da rottamare, mentre l’incentivo si differenzia a seconda della fascia di emissioni del veicolo usato che si acquista:

0-60: 2.000 euro
61-90: 1.000 euro
91-160: 750 euro

Il Ministero ricorda ancora che il “veicolo rottamato dovrà essere della medesima categoria di quello acquistato, immatricolato da almeno 10 anni e intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o ad un familiare convivente”. Deve essere, dunque, un’auto immatricolata prima del 2011 o comunque compiere i dieci anni entro la fine dell’anno.

Il complesso degli incentivi per le auto (a luglio avevano aperto le domande per il nuovo) è stato di 350 milioni di euro. Come rileva il Sole24Ore, la legge sugli incentivi è in vigore dal 25 luglio e quindi in linea teorica tutti gli acquisti di usato (con le caratteristiche tali da accedere all’incentivo) effettuati da quella data potrebbero ora far richiesta di sconto, col rischio di generare un ingorgo di domande e il rapido esaurimento dei fondi. Immaginando la fascia media di incentivo (mille euro), ci sarebbe spazio per 40 mila domande. Il tutto su un mercato che, nel 2019 – ultimo anno ‘normale’ prima della pandemia -, ha registrato 3,1 milioni di compravendite di usato, al netto delle “minivolture” ovvero delle vendite ai concessionari che poi hanno rimesso le vetture sul mercato.

“Il limite di questi incentivi è proprio che gli stanziamenti sono troppo contenuti”, commenta Quagliano: “Si rischia di avere una fiammata che poi si esaurisce rapidamente. Lo abbiamo visto anche con i veicoli nuovi, per i quali è arrivato un opportuno rifinanziamento per la fascia più richiesta (i veicoli da 61-135 grammi/km di emissioni)”. Su questo incentivo (per le auto nuove nella fascia 61-135 g/km) sono ancora disponibili poco meno di 80 milioni, che per Quagliano “andranno probabilmente ad esaurirsi per la metà di ottobre”.

Se il giudizio sull’incentivo all’usato in rampa di lancio è comunque positivo, “il problema vero – dice il presidente di Promotor – che solleva oggi il settore è la richiesta di passare da un sistema di agevolazioni stop-and-go a uno più strutturale. Se l’Italia vuole spingere la transizione ecologica, serve un sistema strutturale di incentivi per le auto elettriche e l’ibrido plug-in (le vetture ibride ma con la spina, ndr). Ma è impossibile pensare di convertire 40 milioni di automobili all’elettrico o all’ibrido nel giro di pochi anni: ci arriveremo al 2050. Quindi è necessario altresì accompagnare la sostituzione con veicoli a motore termico efficienti, procedendo per gradi. Un’altra misura strutturale importante – conclude Quagliano – sarebbe seguire l’Europa e ridurre i balzelli che gravano sulla compravendita delle auto usate, troppo elevati per incentivare lo svecchiamento delle vetture”.

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