Germania, la gaffe di Laschet: piega male la scheda e il voto si vede

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BERLINO – Non smentisce la fama di gaffeur Armin Laschet, candidato della Cdu che ha visto allontanarsi la poltrona della Cancelleria dopo essersi fatto ritrarre mentre rideva nelle zone alluvionate. Stavolta la goffaggine è saltata fuori proprio mentre l’aspirante capo del governo faceva la sua parte di elettore come gli altri. Armin Laschet è andato a votare in un seggio di Aquisgrana e al momento di inserire la scheda con il voto, i giornalisti presenti si sono accorti che questa era piegata male. In sostanza, il candidato aveva lasciato all’esterno la parte compilata, tanto che era visibile la sua preferenza per l’Unione Cristiano-democratica. Poi è uscito dal seggio ricordando ai giornalisti che “ogni voto conta”.

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Armin Laschet prima depositare la scheda (ansa)
Ma le regole tedesche impongono la segretezza del voto, per cui in teoria ci potrebbero essere discussioni sulla validità della sua scelta. I dubbi espressi dalla stampa hanno spinto l’Ufficio federale per il controllo delle elezioni a precisare che l’errore di Laschet “non può influenzare l’elettorato, perché il candidato ha votato per il suo stesso partito”.

Secondo i tecnici, una scheda piegata male andrebbe annullata e sostituita, consentendo all’elettore di votare di nuovo. Una volta inserita nell’urna, però, la scheda è valida.

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