Intervista a Nunzia Alessandra Schilirò, la vice questore no pass: “Avevo il dovere di denunciare e adesso la politica mi vuole”

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Non ci dorme la notte. “Il Green Pass viola gli articoli della prima parte della Costituzione. E se una legge è illegittima ho il dovere di dirlo proprio perché sono una rappresentante dello Stato. Sono una poliziotta. Non ho commesso alcun reato”, è ferma sulle sue posizioni Nunzia Alessandra Schilirò, la vicequestore di Roma finita al centro delle polemiche dopo le sue dichiarazioni dal palco di San Giovanni. Il dipartimento ha aperto nei suoi confronti un’azione disciplinare. Ieri è tornata a lavoro, alla Criminalpol. “Alcuni colleghi non mi salutano più, mi vedono come un mostro. Per altri sono un’eroina. Non mi sento né l’uno, né l’altra”, spiega lei dalla scrivania del suo ufficio.

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Lo sa che rischia il posto per le sue dichiarazioni?
“Assolutamente sì. Temo che possa finire così ma è fondamentale chiarire che su quel palco ero una libera cittadina. Ero Nunzia Alessandra Schilirò, non indossavo la divisa. Stavo esercitando il mio diritto di espressione. Sono conosciuta come poliziotta perché la stessa amministrazione mi ha mandata per anni in televisione a rappresentarla per le indagini che ho svolto. Adesso mi indicano come una terrorista. È assurdo, io sono una pacifista e mi ispiro a Ghandi”.

Ma è anche una poliziotta. Non pensa che come donna di Stato dovrebbe aiutare le posizioni del governo e non remare contro?
“Ho lasciato l’avvocatura per fare la poliziotta, è stata una mia scelta. Ripeto, se una legge è illegittima ho il dovere di dirlo secondo l’articolo 54 della Costituzione. Il Green Pass è uno strumento di discriminazione. Non ho commesso alcun illecito. Impugnerò qualsiasi provvedimento nei miei confronti, non mi fermerò. Non potevo dire quello che penso? Lo vedremo”.

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Il Green Pass rientra nella strategia di lotta al Covid e il governo sta cercando di applicarlo. Non ha pensato che con le sue dichiarazioni si sarebbe messa nei guai?
“Sì, lo sapevo che sarebbe finita così ma c’è la Costituzione a tutelarmi. Lo Stato si sta sbagliando e non ho commesso un errore a dirlo in piazza. Il Pass è illegittimo”.

Ha parlato di Stato “dispotico e corrotto” citando Ghandi. Gli oltre 100 mila morti di Covid sono frutto di un complotto, secondo lei?
“Ma no, assolutamente. Ma non c’entrano niente col Green Pass”.

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Lei è pro o contro il vaccino?
“Sono per la libertà di scelta. Non andrò da nessuno a dire di non vaccinarsi. Non scherziamo”.

Si è vaccinata?
“Non intendo rispondere a questa domanda perché viola la mia privacy. Diciamo che potrei ottenere il Green Pass con facilità. Ma non voglio una tessera che certifica il mio stato di salute se devo andare al cinema o a cena in un ristorante”.

Dal 15 ottobre sarà obbligatorio avere il Green Pass. Si rischia la sospensione dal posto di lavoro. Cosa farà?
“Non ho ancora deciso. Valuterò diverse strade”.

Anche quella di lasciare la polizia?
“Sto valutando, sto ponderando cosa fare. Sono molto sofferente e delusa dal trattamento che mi ha riservato l’amministrazione”.

Ha ricevuto proposte dal mondo della politica?
“Sì. Ma al momento sono una poliziotta, non ho intenzione di fare politica”.

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Lei indossa la mascherina. Non viola la sua libertà?
“Sì, la uso nei negozi per tutelare gli esercenti che altrimenti rischiano la chiusura”.

Alcuni funzionari, suoi colleghi, chiedono le sue dimissioni per avere istigato alla violenza la folla.
“Non ho foraggiato alcun atteggiamento di violenza e se le mie parole sono state travisate di questo posso solo dispiacermi. Incolparmi degli scontri è pura fantascienza”.

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