MILANO – Via libera del governo alla nota di aggiornamento al Def. Il testo è stato approvato dal consiglio dei ministri riunito questa mattina, dopo che i numeri principali erano già emersi nel corso della cabina di regia di ieri. Per l’anno in corso il governo prevede una crescita del 6%, ben oltre quanto ipotizzato ad aprile, mentre per il prossimo anno a fronte di un Pil tendenziale del 4,2%, si stima che le misure che metterà in campo il governo a partire dalla Legge di Bilancio alzeranno l’asticella della crescita al 4,7%. Per queste il governo conta di fare leva per il prossimo anno su un leggero rialzo del deficit, che passerà dal 4,4% tendenziale al 5,6%. Uno scostamento di maggior deficit, pari a circa 22 miliardi, a disposizione per finanziare anche le misure della prossima legge di Bilancio
GLOSSARIO – Che cos’è la nota di aggiornamento al Def
Giù deficit e debito
Il miglioramento del dato di crescita, denominatore dei principali indicatori di finanza pubblica, spinge quindi al ribasso il rapporto deficit/Pil e debito/Pil. Il primo è previsto in discesa al 9,4% dal 11,8% stimato nel Def, con un calo deciso nel 2022 con il 5,6% sopra citato, nel 2023 (3,9%) e nel 2024 (3,3%). Quanto al debito, spiega la bozza del documento in discussione, la discesa “sarà più graduale in confronto allo scenario tendenziale, ma significativa, giacchè si passerà dal 153,5 per cento previsto per quest’anno al 146,1 per cento nel 2024”.
Nella manovra 18 miliardi in più per spingere la crescita
di
Valentina Conte
28 Settembre 2021
Via a riforma Irpef e assegno unico a regime
Il documento fissa già quali saranno alcune delle misure prioritarie da parte del governo. “Gli interventi di politica fiscale che il governo intende adottare determinano un rafforzamento della dinamica espansiva del Pil nell’anno in corso e nel successivo. Rilevano in particolare la conferma delle politiche invariate e il rinnovo di interventi in favore delle Pmi e per la promozione dell’efficientamento energetico e dell’innovazione. Si avvia inoltre la prima fase della riforma dell’Irpef e degli ammortizzatori sociali e si prevede che l’assegno unico universale per i figli sia messo a regime”, si legge nel testo.
Su fisco e catasto il centrodestra frena Draghi
di
Tommaso Ciriaco
28 Settembre 2021