Il coronavirus ridisegna la geopolitica globale ma, in molti casi, lo fa accentuando tendenze pregresse a carattere più o meno strutturale. Su tutte, la rivalità Usa-Cina, cifra geostrategica del nostro tempo. Lo scontro sempre più aperto tra l’egemone consacrato e la potenza antagonista esce acuito dall’emergenza medica, che obbliga Washington e Pechino a misurarsi con gli aspetti problematici e conflittuali di un’interdipendenza sempre più scomoda. La “pandemia”, geopoliticamente, non esiste
Con il direttore di Limes Lucio Caracciolo e il giurista e accademico italiano Gustavo Zagrebelsky. In collaborazione con Limes, nell’ambito di OGR Public Program