Pensavamo di avere visto già tutto lungo l’autostrada di Capaci, quel 23 maggio 1992: le immagini dell’auto di Falcone sventrata, l’asfalto sollevato, poliziotti e carabinieri che corrono, sguardi smarriti e lacrime. Invece, adesso, salta fuori da un archivio Tv un video di 16 minuti e 31 secondi, girato mezz’ora dopo l’esplosione, che ci porta fin dentro il cratere dell’attentato. Fra volti mai visti, che si aggirano fra le macerie, e volti noti, che impallidiscono sempre più: il procuratore della Repubblica Pietro Giammanco e il prefetto Mario Iovine si scambiano sguardi smarriti davanti alla Croma di Falcone, farfugliano qualcosa, si allontanano, tornano, sono l’immagine più evidente di uno Stato in ginocchio, e anche colpevole, per non avere protetto adeguatamente il giudice simbolo della lotta alla mafia. “Quel pomeriggio, due nostri cameraman furono i primi ad arrivare sul luogo dell’attentato di Capaci – racconta Mauro Parissone, direttore editoriale della società di produzione ’42esimo parallelo’ – molte immagini le avevamo già utilizzate all’epoca, ma era rimasto uno spezzone inedito, che è riemerso quando abbiamo iniziato a lavorare a un film sui trent’anni della Direzione investigativa antimafia”. Il film si intitola ‘Dia 1991 – parlare poco, apparire mai’, prodotto da Rai Cinema, Rai Com con ’42esimo parallelo’, e andrà in onda il 29 ottobre. Ieri, le immagini sono state donate alla fondazione Falcone. “Rivedere quei momenti è sempre un dolore grande – dice Maria, la sorella del giudice ucciso a Capaci – oggi è importante che siano i giovani a vedere quelle immagini, per comprendere cosa è accaduto in quegli anni”
di Salvo Palazzolo
Voce del video Gabriele Romagnoli