Una visita di mezz’ora, iniziata con un abbraccio tra gli applausi dei dipendenti del sindacato. Puntuale, poco dopo mezzogiorno, il presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato nella sede della Cgil di Roma per incontrare il segretario Maurizio Landini, come anticipato da Repubblica. I due si sono salutati e avvicinati poi è iniziata la visita negli ufficci devastati durante l’assalto di sabato scorso alla sede Cgil da parte di un gruppo di partecipanti alla manifestazione No Green pass nella Capitale (molti dei quali di Forza Nuova). “Ho ringraziato Draghi per la visita che ha un significato molto importante per quanto avvenuto. Il presidente ha voluto segnalare la vicinanza dell’intero governo e delle istituzioni per evitare un passato che non vogliamo ritorni: un fatto non scontato ma particolarmente importante e significativo”, ha riferito Landini. Il premier, già nei giorni scorsi, aveva già espresso la propria solidarietà al sindacato. Poi sempre Landini ha aggiunto: “Abbiamo fatto presente che nel corso della manifestazione dei sindacati” che sarà sabato 16 ottobre nella Capitale “ci sarà la richiesta precisa di un provvedimento per lo sciogliere le forze politiche che si richiamano al fascismo come prevede la Costituzione. Per noi è un provvedimento necessario. Draghi mi ha detto che ne discuteranno, è un tema che hanno presente”. E infine ha concluso: – “In questo incontro” con Draghi “abbiamo discusso i temi aperti nel confronto con Cgil, Cisl e Uil e, nei prossimi giorni su varie di queste materie” come la legge di bilancio, il fisco, reddito di cittadinanza e investimenti del Pnrr, “dovrebbe definirsi un calendario d’incontri con Cgil, Cisl e Uil”.
Ieri, anche il segretario del Pd Enrico Letta ha visitato il palazzo del sindacato e ha lanciato la proposta di sciogliere Forza Nuova. E questa mattina i dem hanno depositato alla Camera una mozione per sollecitare il governo a liquidare per decreto Forza Nuova e gli altri movimenti dichiaratamente fascisti. La presidente del Partito democratico, Valentina Cuppi, invece ha fatto partire su Change.org una petizione per sciogliere organizzazioni e partiti neofascisti. Anche il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ieri in tarda serata ha portando la sua solidarietà al sindacato visitando la sede assaltata: “Non è stata soltanto una presa simbolica del palazzo. C’è stato un tentativo di devastazione che rende bene l’idea della natura violenta e antidemocratica di chi si è messo a capo di quelle persone entrate qui dentro, che sono fascisti”.
No Green Pass, la linea intransigente di Draghi contro gli attacchi alla ripresa
di
Tommaso Ciriaco
10 Ottobre 2021
E mentre tutti i partiti concordano nel parlare di violenze “squadriste” e “di matrice fascista” di una parte dei contestatori al corteo, la leader di Fratelli d’Italia ha accusato il Viminale per la gestione dell’ordine pubblico. Giorgia Meloni da Madrid (dove è volata per partecipare al convegno degli ultranazionalisti del partito Vox) condannando l’assalto alla sede della Cgil di Roma ha detto: “È sicuramente violenza e squadrismo poi la matrice non la conosco. Sarà fascista, non sarà fascista non è questo il punto. Il punto è che è violenza, è squadrismo e questa roba va combattuta sempre. E considero la gestione della sicurezza pubblica a Roma assolutamente ridicola”, puntando così il dito contro la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. Stessa mossa di Matteo Salvini, che dopo aver condannato ogni tipo di estremismo, ha commentato: “Chiederemo cosa sapeva. Chi sta facendo il ministro come sta passando il suo tempo? Com’è possibile che Castellino fosse là? Chi sbaglia paga, gli estremisti violenti, come il ministro. A chi conveniva che la manifestazione finisse in vacca?”.
Interviene Peppe Provenzano, vicesegretario del Pd: “Ieri Meloni aveva un’occasione: tagliare i ponti con il mondo vicino al neofascismo, anche in Fdi. Ma non l’ha fatto. Il luogo scelto (il palco neofranchista di Vox) e le parole usate sulla matrice perpetuano l’ambiguità che la pone fuori dall’arco democratico e repubblicano”. E spiega ancora: “In questo modo Fdi si sta sottraendo all’unità delle forze democratiche e repubblicane contro i neofascisti che attaccano lo Stato. Un evidente passo indietro rispetto a Fiuggi”. “Gravi le parole di Provenzano”, per Carolina Varchi deputato di Fratelli d’Italia e responsabile delle politiche per il Mezzogiorno: “Gli unici che possono mettere Fdi fuori dalle istituzioni sono gli italiani con il loro voto”.
Ora si discute sulla possibilità di sciogliere Forza Nuova. “Il governo può sciogliere le organizzazioni eversive. Perché il Pd che negli ultimi 10 anni ha governato non lo ha ancora fatto? Il governo se deve agire lo faccia. Draghi prenda provvedimenti che competono a lui e non al Parlamento – ha detto nell’Aula della Camera il capogruppo di Fdi Francesco Lollobrigida – Ho già condannato quello che è successo sabato e manifestato solidarietà personalmente al segretario della Cgil Landini, e rinnovo la mia solidarietà alle forze dell’ordine che si ritrovano ad avere a che fare con soggetti che in piazza non dovrebbero stare. Noi siamo e restiamo il partito della legalità”.