“Non c’è alcun blocco, chi vuole lavorare lo fa” . Sono le parole di Stefano Puzzer, il leader della protesta no Green Pass in corso al porto di Trieste.
Alcuni lavoratori portuali che non aderiscono alla manifestazione stanno in effetti regolarmente raggiungendo la loro postazione. Sembrano quindi ridimensionarsi i proclami dei giorni scorsi quando il Coordinamento dei lavoratori portuali aveva annunciato a partire da oggi il blocco “a oltranza” del porto per protestare contro l’obbligo di Green pass per poter lavorare. Al momento sono un centinaio le persone radunate al varco 4 del porto di Trieste.
Nei giorni scorsi il sindacato autonomo ha respinto la mediazione proposta dal governo di tamponi gratis pagati dalle azienda per chi non ha il certificato verde. Quello di Trieste è il settimo porto in Europa per movimentazione totale di merci e il primo in Italia con 62 milioni di tonnellate. Secondo il Clpt, sindacato di base che rappresenta un terzo dei 950 addetti dello scalo, su 950 lavoratori circa il 40 per cento non ha il Green Pass. La Commissione di Garanza degli scioperi ha giudicato “illegittimo” lo sciopero e, in quanto tale, il prefetto Valerio Valerio ha detto che configura un reato a carico di chi partecipa.