Sull’energia “siamo stati espliciti con la necessità di preparare subito uno stoccaggio integrato con le scorte strategiche. Dobbiamo proteggere tutti i Paesi dell’Ue in egual misura”. Lo dice Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio Ue a Bruxelles. “Nel lungo periodo è sulla strategia delle rinnovabili che bisogna puntare – aggiunto – Ma se i prezzi del gas salgono, si pone un problema anche di finanziare questo percorso. Ed è difficile rinunciare al gas immediatamente per molti Paesi”. Dunque, per il premier “il punto di arrivo è chiaro che non può che essere le rinnovabili”.
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Il presidente del Consiglio ha anche affrontato la questione della Polonia e della sentenza della Corte suprema di Varsavia secondo cui l’Unione europea non ha voce in capitolo sulla giustizi polacca e non può interferire su alcuni aspetti della vita nel Paese. Sulla Polonia, ha spiegato Draghi, “non ci sono alternative, le regole sono chiare. Non è stata messa in discussione la legge secondaria dell’Unione, ma la legge primaria, il trattato. Ma è chiaro che bisogna mantenere aperta la via del dialogo”.
Rispondendo poi a una domanda dei giornalisti sulla posizione della Lega rispetto al caso della Polonia, il premier ha osservato: “Nessuno ha dubbi che questo governo sia europeista. Abbiamo detto sin dall’inizio che chi fa parte del governo deve rispettare il diritto dell’Unione e considerare l’Euro un grande successo”.
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dal nostro inviato
Tommaso Ciriaco
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