Torna il coprifuoco notturno in Romania, dove da lunedì sarà vietato uscire dopo le 22 e i ristoranti dovranno chiudere alle 21. Per gli studenti inizieranno due settimane di vacanze e sarà obbligatorio indossare la mascherina e mostrare il Green Pass per accedere ei luoghi al chiuso, fatta eccezione per farmacie e negozi di alimentari. Misure che durearanno almeno un mese per cercare di contrastare la quarta ondata di contagi, la peggiore dall’inizio della pandemia nel Paese che, insieme alla Bulgaria, è agli ultimi posti nella Ue per percentuale di vaccinati.
“Una situazione disastrosa”
Da settimane, infatti, si registrano quotidianamento tra i 15 e i 20 mila nuovi casi, mentre i decessi sono arrivati fino a 500 in un solo giorno. Il sistema sanitario è al collasso. “A volte mi sembra che l’intero Paese sia diventato un reparto di rianimazione”, ha detto il capo del reparto di terapia intensiva di Timisoara, nella Romania occidentale, Dorel Sandesc, alla Bbc. I duemila posti letto nei reparti di terapia intensiva sono tutti occupati, tanto che nelle ultime settimane è stato necessario trasferire i pazienti in ospedali dei Paesi vicini, come Ungheria e Polonia.
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di
Andrea Tarquini
05 Ottobre 2021
I casi gravi di malati di Covid-19 sono in costante aumento e rendono così ancora più difficile il ricovero per i nuovi positivi, che si trovano ad aspettare in lunghe code d’attesa. “Siamo in una situazione disastrosa”, ha detto il segretario di Stato Raed Arafat all’agenzia di stampa Reuters. “Abbiamo visto altri Paesi vivere tutto questo quando non c’era un’arma disponibile, il vaccino”. Poco più di un terzo della popolazione adulta è completamente vaccinata in Romania, meno del 30%, tra sfiducia nelle istituzioni statali e la diffusione di campagne di disinformazione.
Crisi politica e complottismo
L’instabilità politica, causata dal voto di sfiducia al governo del premier uscente Florin Citu, ha peggiorato la situazione e rallentato l’azione per contrastare questi numeri. Mentre molti esponenti politici hanno accusato la popolazione di credere nelle teorie complottiste sul Covid-19 e sui vaccini. “Siamo in questa situazione pur avendo il vaccino, perché la maggior parte di noi ha rifiutato di farsi vaccinare. Questa situazione poteva essere evitata”, continua Arafat.
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20 Ottobre 2021
La “maratona” dei vaccini
Ma le immagini degli ospedali sovraffolati e dei pazienti in terapia intensiva hanno, forse, dato una spinta alla somministrazione dei vaccini. Il 22 ottobre, primo giorno della “maratona vaccinale” in cui i centri resteranno aperti 24 ore su 24 fino al 25 novembre, più di 86mila persone hanno ricevuto la loro prima dose, un numero incredibile per un solo giorno e un record positivo per il Paese. Eventi come questo sono stati organizzati dal governo per dare una spinta alla campagna di vaccinazione. Nella speranza che insieme alle nuove misure di restrizione possano aiutare il Paese a uscire dalla nuova terribile ondata.