Vaccini, richiamo in vista per chi ha fatto Johnson e Johnson. Ricciardi: “L’efficacia della protezione scema dopo due mesi”

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Tutte le persone che si sono vaccinate con Johnson e Johnson potranno fare il richiamo di rinforzo già dopo due mesi dalla somministrazione. Anche se under 60. Ad annunciarlo è il professore Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, dopo la recente pronuncia dell’autorità regoatoria americana, la Food and drug administration.

“L’Fda – spiega Ricciardi – ha appena approvato la dose booster sia per chi è stato vaccinato con Moderna che per chi ha avuto Johnson e Johnson, ma mentre per gli immunizzati Moderna il richiamo (come per Pfizer) è previsto dopo almeno sei mesi dalla seconda somministrazione, per Johnson recenti studi hanno rilevato che, essendo un monodose, già dopo due mesi l’efficacia della protezione diminuisce sensibilmente, soprattutto con la variante Delta. È dunque necessario che chi ha optato per questo vaccino,essendo meno protetto, effettui la dose booster”.

Prima di avviare anche in Italia il richiamo per chi ha scelto Johnson occorrerà però aspettare il pronunciamento in materia dell’Ema, l’autorità regolatoria europea. “Prevedo che avverrà in tempi brevi – spiega Ricciardi – Di solito l’ente europeo segue rapidamente il pronunciamento dell’Fda, visto che analizzano gli stessi dati”.

Sono quasi un milione e mezzo gli italiani che si sono vaccinati con Johnson e Johnson, e che a questo punto dovranno fare il richiamo con Pfizer o Moderna visto che il siero di Johnson è stato ormai abbandonato nel nostro Paese. A sceglierlo sono state soprattutto donne: due su tre, esattamente 1.008.285 donne e 480.300 uomini.  E tra chi ha fatto il vaccino dopo aver contratto il Covid, a preferire Johnson sono state solo le donne.

Il piano per la terza dose: a dicembre 125mila a settimana

di

Michele Bocci

14 Ottobre 2021

“Come avviene per chi ha fatto gli altri vaccini – spiega ancora Ricciardi – anche in questo caso verrà data la priorità agli over 60, ma via via tutti gli altri dovranno fare la dose booster”.

Conferma il coordinatore del Cts, Franco Locatelli:” E’ di queste ore la notizia che è in corso un processo di revisione da parte di Fda e successivamente ci sarà certamente anche di Ema, qualora arrivassero indicazioni, come è largamente possibile, di somministrare una seconda dose: un vaccino Rna messaggero avrebbe anche il vantaggio di genere una risposta immunologica anche migliore” come Pfitzer o Moderna.

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