I dati settimanali, dopo quasi due mesi i casi tornano a salire: +32%

Read More

Dopo sette settimane consecutive di discesa, i dati dei nuovi casi in Italia tornano a salire. L’incremento dei tamponi dovuto all’obbligo di Green Pass fa invertire la curva e in un colpo solo consegna alle Regioni numeri superiori a quelle delle ultime due settimane. Se poi oltre all’effetto test, che porta alla luce casi un tempo non intercettati, c’è dentro anche un incremento dovuto a una maggiore circolazione del virus si vedrà più avanti. L’aumento comunque riguarda anche ricovderi e decessi, anche se l’Italia continua ad andare meglio di quasi tutti gli altri grandi Paesi europei in fatto di numeri.

Vaccini, richiamo in vista per chi ha fatto Johnson e Johnson. Ricciardi: “L’efficacia della protezione scema dopo due mesi”

di

Alessandra Ziniti

24 Ottobre 2021

Da lunedì 18 a ieri si sono contati 23.305 casi contro i 17.602 della settimana precedente. L’incremento è del 32,3%, rispetto a una discesa che la settimana scorsa era del 4% ed aveva già iniziato a rallentare, a dimostrazione che potrebbe esserci altro oltre ai tamponi. Va detto però che l’incremento di test nell’ultima settimana è molto simile a quello delle diagnosi. Fino a ieri ne sono stati fatti 3.324.669 contro i 2.393.249 del periodo 11-17 novembre, con un incremento del 38,9%.

Regioni in Crescita, Lazio e Puglia +51%

La gran parte delle Regioni vedono una crescita dei casi. Fanno eccezione tre piccole realtà, che hanno numeri assoluti bassi. Si tratta della Sardegna, che passa da 200 a 129 casi (-71, -35,5%), della Valle d’Aosta che passa da 41 a 28 casi (-13, -31,7%) e della Basilicata che scende da 103 a 93 (-10, -9,7%). Tutte le altre sono in salita. Anche in questo caso le percentuali più importanti si vedono nelle Regioni più piccole ma hanno dati sopra la media di crescita anche Lazio e Puglia. Il Molise passa da 19 a 47 casi (+28, +147,3%)l llUmbria da 195 a 441 (+246, +126,1%), l’Abruzzo da 270 a 474 (+204, +75,5%), le Marche da 372 a 616 (+244, +65,5%), il Friuli Venezia Giulia da 520 a 819 (+299, +57,5%), la Provincia di Trento da 156 a 244 (+88, +56,4%), la Puglia da 675 a 1.023 (+348, +51,5%), il Lazio da 1.736 a 2.630 (+894, +51,4%), la Provincia di Bolzano da 322 a 468 (+146, +45,3%), la Campania da 1.862 a 2.490 (+628, +33,7%), il Piemonte da 1.213 a 1.578 (+365, +30%), l’Emilia-Romagna da 1.449 a 1.875  (+426, +29,3%), la Sicilia da 1.756 a 2.244 (+488, +27,7%), la Lombardia da 1.990 a 2.528 (+538, +27%), la Calabria da 725 a 884 (+159, +21,9%), il Veneto da 2.173 a 2.586 (+413, +19%), la Toscana da 1.415 a 1.638 (+223, +15,7%), la Liguria da 410 a 470 (+60, +14,6%).

Covid, Iss: salgono i casi tra gli operatori sanitari: sono 371 in sette giorni. Costa: “Ragionevole estendere la terza dose”

23 Ottobre 2021

Anche i ricoveri in aumentano, di poco: +3%

L’inversione della curva, dopo settimane, si vede anche per i ricoveri totali, cioè sia nei reparti ordinari che in terapia intensiva, che tornano a salire. Non è possibile che i numeri siano figli dell’aumento dei casi degli ultimi giorni, visto che passa un po’ di tempo prima che l’andamento dei contagi si rifletta sui ricoveri, però si tratta di un altro segnale che mette un po’ di apprensione negli esperti. Ieri erano ricoverati negli ospedali italiani 2.814 pazienti. Domenica scorsa il dato era 2.735, cioè più basso del 2,8%. Si tratta di una variazione minima ma anche in questo caso interrompe una discesa, che andava avanti da sei settimane. Praticamente stabili le terapie intensive. Ieri nei letti di rianimazione c’erano 341 persone con il Covid, l’altra settimana erano 340 (quella precedente 364).

Sono 45 i morti in più

Il totale dei morti ieri è salito a 131.826. Significa che in una settimana hanno perso la vita 285 persone. E anche in questo caso purtroppo si osserva una crescita. La settimana dall’11 al 17 ottobre erano decedute 240 persone e precedentemente 270. Risalendo nel tempo i numeri erano più alti: 334, 391 e 387.