All’indomani del voto sulla “tagliola” che ha affossato il ddl Zan, è ancora caccia ai franchi tiratori che hanno bloccato la legge sull’omotrasfobia. Enrico Letta accusa direttamente Italia Viva e lancia l’idea di una “raccolta firme per un disegno di legge d’iniziativa popolare” per resuscitare il provvedimento. Mentre Luigi Di Maio, ministro degli Esteri del Movimento 5 Stelle, tramite un post su Facebook definisce “vergognoso” quanto successo ieri al Senato. “Sono stati fatti giochetti sul Quirinale sulla pelle di un Ddl antidiscriminazione”, ha poi aggiunto ospite di Myrta Merlino su La7. Sulla stessa linea anche Enrico Letta che, dai microfoni di Radio Immagina, prala di “rottura della fiducia” con il partito di Matteo Renzi e aggiunge: “Ieri sul ddl Zan hanno fatto le prove generali dei giochi per il Quirinale o di alleanze politiche. E lo hanno fatto sui diritti delle persone”. Gli risponde il diretto interessato: “Io che ho firmato la legge sulle unioni civili, dico che il disegno di legge Zan è fallito per colpa, responsabilità e scelta del Pd e del M5s” attacca Matteo Renzi che rincara la dose parlando di “arroganza e incapacità di fare politica” di chi lo accusa. Anche coordinatore di Italia Viva Ettore Rosato risponde a Letta: “Rotta la fiducia? È vero, si è rotta quando l’apertura di Letta si è mostrata una finzione”.
Sulla questione dei franchi tiratori, il ministro degli Esteri scagiona i suoi. “I franchi tiratori contro il ddl Zan non sono da ricercare tra le fila del M5s”. L’ex capo politico, parlando del suo libro, rincara la dose e esprime indignazione riguardo la bocciatura del ddl Zan: Per me è inaccettabile che tutt’oggi questo tema venga usato con un’accezione negativa, dispregiativa, denigratoria. È agghiacciante che una parte della politica, con il coinvolgimento di alcuni media, provi a screditare le persone dando un significato negativo alla parola omosessualità. Non c’è cosa più meschina”, ha scritto su Facebook. “L’Italia nel 2021 non può accettare discriminazioni di questo genere”, conclude il titolare della Farnesina.
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Di Maio non accusa direttamente nessuno. A farlo invece è il segretario del Pd secondo cui la reazione di Iv “la dice lunga”. E ancora: “Alla fine chi reagisce così ha qualcosa da nascondere”. Il leader dem parla apertamente di “rottura” con Iv e “con tutta la parte che ha votato in quel modo”, riferendosi al sì alla “tagliola” votato anche da Forza Italia: “Dove sta Fi? Con Pillon e Orban? Non dovrebbe stare con von der Leyen che è la principale avversaria di Orban?”. Come il leader 5 stelle, anche Letta pensa che il gioco di Matteo Renzi sia quello di preparare il terreno per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica: “Ieri sul ddl Zan hanno fatto le prove generali dei giochi per il Quirinale o di alleanze politiche. E lo hanno fatto sì diritti delle persone”. Chiamata in causa Italia Viva che attrverso Ettore Rosato conferma la rottura con il Pd e aggiunge: “Non abbiamo bisogno di questi mezzucci per dire quello che pensiamo”, riferendosi alle parole di Letta sul nuovo asse Iv-centrodestra in vista dell’elezione del successore di Sergio Mattarella.
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