ROMA – “Una crescita oltre il 6% e 12 miliardi destinati per ridurre le tasse”. Queste le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi durante la conferenza stampa sulla legge di bilancio, definita “espansiva”. Una manovra in sintonia con il Def, la Nadef e il Pnrr. Si agisce sulla domanda, ma anche molto sull’offerta. Particolare attenzione a giovani e donne. “Dal problema del debito pubblico e delle prestazioni sociali inadeguate si esce attraverso la crescita”, ha ribadito Draghi.
Nel triennio 2022-2024 verranno destinati quasi 40 miliardi per la riduzione delle imposte. Tra questi quattro per l’intervento sul cuneo fiscale e gli altri per gli incentivi fiscali. La legge di bilancio “prevede un riordino della spesa sociale. La riforma degli ammortizzatori sociali è profonda e attua il principio dell’universalismo”, ha sottolineato il premier.
Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha rimarcato che verranno aumentate di un miliardo le risorse per il reddito di cittadinanza. Ci sarà il taglio dell’Irpef e dell’Irap. Due miliardi destinati per contenere i costi dell’energia e verrà rifinanziata l’alta velocità. Previsti investimenti nelle regioni del Sud. Per la Cig e la pensione andranno 1,5 miliardi. Il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese riceverà 3 miliardi. Gli incentivi al Bonus 110% sono estesi per i condomini al 2023. Poi al 75% nel 2024. Ci sarà un bando per gli insegnanti di educazione motoria per il quarto e il quinto anno della scuola primaria e si aumentano le indennità dei sindaci. Prorogati gli incentivi per i giovani per l’acquisto della casa e istituito un fondo per gli affitti.
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Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha da parte sua messo l’accento sulle risorse previste anche per i caregiver e le tutele rafforzate per le lavoratrici madri. “Si tratta di una manovra di forte segno sociale, di contrasto alle disuguaglianze. C’è un forte investimento nelle politiche sociali”, ha evidenziato ricordando il finanziamento al fondo sociale. Inoltre ha aggiunto che “c’è un fatto nuovo: il fondo per la parità salariale di genere, 52 milioni di euro per ridurre il gap sul fronte della differenza salariale uomo-donna”.