Calenda contro Renzi a Wall Street: “Trovo sbagliato che un leader di partito faccia attività di lobbying”

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Carlo Calenda, come giudica il fatto che Matteo Renzi sia in trasferta a New York per il lancio a Wall Street della società italo-russa di car sharing Delimobil, nel cui cda siede il leader di Italia Viva? 
“Lo trovo sbagliato. Ritengo che ci sia un vuoto normativo inoltre, perché per legge dovrebbe essere previsto che non si possa svolgere una attività di business regolamentato, come il car sharing, o essere pagati da società direttamente o indirettamente partecipate da Stati stranieri, se si è parlamentari in carica”. 

Ma la meraviglia l’attività di business man di Renzi?
“Non mi meraviglia, ma sono contrario. L’ho detto più volte. Non è mai avvenuto nella politica contemporanea che un leader che fa politica in Italia riceva soldi da uno Stato straniero”.

Renzi e la trasferta a New York per quotare la società italo-russa

di

Tommaso Ciriaco

01 Novembre 2021

Lei si riferisce ai viaggi e agli incarichi in Arabia Saudita di Renzi come membro del Future Investment Initiative, la fondazione che fa capo a Mohammad bin Salman (su cui peraltro gravano i sospetti per la morte del giornalista Khashoggi)?
“Certo. E a tutte quelle che sono attività in qualche modo direttamente o indirettamente remunerate da Paesi stranieri”. 

Tuttavia non c’è niente di illegale?
“No, ma perché – ripeto – non ci sono precedenti nella politica contemporanea di un leader di partito in carica che faccia attività di lobbying”. 

Forse non si possono scegliere i partner internazionali solo se rispettosi dei diritti, non crede? 
“Sicuramente uno deve avere a che fare anche con i regimi autoritari quando è al governo, perché l’80% dei Paesi sono regimi autoritari . Ma una cosa è averci a che fare nei rapporti tra governi. Altra è essere stipendiati da questi Paesi, cosa che non è data nell’universo”. 

Tutto questo ha conseguenze sul progetto del Grande centro?
“Sì. Ha un’influenza, come il fatto che i renziani facciano alleanze con Micciché in Sicilia e con i 5Stelle in un numero rilevante di Comuni. Qui si mostra la diversità delle nostre concezioni. Io vedo la necessità di un grande motore politico riformista contro i populismi. Non di un centro che sia un fritto misto che si allea ora a destra ora a sinistra, alla ricerca di un vantaggio”. 

L’appello di Calenda a Renzi: “Arabia Saudita e Miccichè, perché? Fermati e lavoriamo insieme a un polo riformista”

di

Valeria Forgnone

28 Ottobre 2021

Ma con Renzi lei ha mai avuto un chiarimento sul progetto politico e sull’attività da businessman?
“No, non ci sentiamo da tempo. Però privatamente in passato tempo e pubblicamente, ho detto ciò che penso. Renzi non mi ha mai parlato in prospettiva né oggi, del desiderio di dare vita a un progetto politico comune”. 

Il polo del centro si farà o no? E con chi?
“Aprendo Azione a tutte le personalità che vogliano dare un contributo, compresi gli esponenti di Italia Viva, in vista però di un progetto chiaro e serio e di una rettitudine politica e di comportamenti”. 

 Qualche nome sui suoi compagni di strada renziani?
“Ci sono amministratori romani capaci, c’è la ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti. Anche se noto che Bonetti non ha mai detto nulla sul fatto che il suo leader politico vada in Arabia Saudita, uno dei Paesi tra i più retrivi per quanto riguarda le donne, e parli di nuovo Rinascimento. Mi pare un atteggiamento appiattito su quel che Renzi fa”. 

Lei è già partito per il tour in tutta Italia?
“Sono andato in Veneto, ora in Lombardia e vedo di riprendere i voti sia del centrodestra che della sinistra delusa, sulla base di un programma serio e di un agire politico coerente”. 

E resta come consigliere comunale capitolino?
“Sì, perché ho visto polemiche su quanto pure avevo annunciato, e cioè che se non fossi stato eletto sindaco sarei rimasto eurodeputato e avrei lasciato il posto a un giovane, Francesco Carpano che ha coordinato il nostro programma per il Campidoglio. Fare l’eurodeputato, il leader politico e il consigliere comunale, non sarà semplice. Se mi renderò conto che non riesco a fare tutte le cose insieme, subentrerà Francesco”.  

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Lorenzo D’Albergo

02 Novembre 2021

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