Champions, Juventus-Zenit 4-2: show di Dybala, bianconeri agli ottavi

Read More

TORINO – Di medicina della ditta Champions, la Juve ne ha presa in dosi massicce: chissà se è guarita sul serio e per sempre, ma intanto si è tolta la malinconia di dosso, ha trovato finalmente gol a profusione, e potevano essere anche più di quattro, ma soprattutto ha capito che i suoi futuri destini andranno a Chiesa (che però gioca ancora partite a metà) e specialmente Dybala, l’uomo (sì, l’uomo: non più il ragazzo) che si è preso la responsabilità di sfidare la crisi a viso aperto esorcizzando ogni demone. La prima delle sue reti l’ha celebrata sdraiandosi sul prato alla maniera di Platini, una citazione e un’intenzione: voglio anch’io un posto in questa storia.

<<La cronaca della partita>>

La Juve ci ha messo furore, che era poi l’unico modo per farsi perdonare le mollezze delle ultime partite: così ha preso la partita di petto, senza mezze misure e senza nessun tipo di speculazione, anche se il pareggio sarebbe stato abbastanza per qualificarsi. Magari in altri tempi i bianconeri ci avrebbero fatto un pensierino, a orientarsi sull’utilità del punticino, ma non era questo il momento: era invece quello delle risposte e delle dimostrazione e la Juve le ha date entrambe, al netto di un blackout a metà primo tempo che è costato l’1-1 dello Zenit. Ma i bianconeri hanno reagito anche a quello, benché le modalità del gol russo, uno scomposto colpo di testa all’indietro di Bonucci su un cross di Karavaev, avrebbero potuto generare dei contraccolpi psicologici dalle infide conseguenze. Invece no. Invece la Juve ha assorbito con sufficiente disinvoltura le insidie dei possibili pensieri perfidi e con calma ne è uscita, ritrovando prima la lucidità e il controllo della situazione, e poi di nuovo il furore imparato in ritiro e alla lunga coordinato anche a sprazzi di bel gioco, a un’occupazione sempre coerente del campo e specialmente alle giocate di qualità dei due ragazzi che il pubblico ama di più, a cui affida tutte le speranze e ai quali Allegri dovrà subordinare ogni progetto di squadra, perché la squadra adesso sono loro.

La notte di Dybala, ma ora la Juve deve diventare un corpo solo

di

Maurizio Crosetti

02 Novembre 2021

La Juve ha un capitano, Dybala: è stato lui a tirare la Juve fuori dalla secche, con il piglio del leader che si tira dietro anche i più riluttanti. Chiesa ci ha messo un po’ a sintonizzarsi ma poi l’ultima fase della partita è stata sua, con il rigore procurato (Dybala aveva calciato fuori il primo tentativo ma non la ripetizione, ordinata dall’arbitro perché due russi avevano invaso l’area), lo splendido gol pescato nel suo repertorio più classico (dribbling su Lovren e diagonale secco) e le sgommate che hanno debellato la desolazione. Detto di una traversa colpita da McKennie dopo una rimarchevole azione personale (27′ st), alla festa è stato alla fine trascinato persino Morata, quello che più di tutti era imprigionato nello psicodramma. Ma ciò che davvero conta è il furore iniziale, con la squadra comandata a bacchetta da Dybala (palo di destro al 9′ e gol di sinistro su sponda aerea di De Ligt) e in generale più logica, più ordinata, disposta con un 4-4-2 molto classico e senza ruoli liquidi: la difesa è sempre rimasta a 4, le ali hanno fatto le ali e i mediani i mediani. E uno, il numero 10, ha fatto il resto.

Le pagelle di Juventus-Zenit: Chiesa incontenibile, Dybala leader. Kritsyuk disastroso

di

Domenico Marchese

02 Novembre 2021

Juventus-Zenit 4-2 (1-1)
Juventus
(4-4-2): Szczesny; Danilo, Bonucci (40′ st Rugani), De Ligt, Alex Sandro; Chiesa, McKennie, Locatelli (35′ st Arthur), Bernardeschi (35′ st Rabiot); Morata, Dybala (40′ st Kulusevski) (23 Perin, 36 Perin, 3 Chiellini, 11 Cuadrado, 30 Bentancur). All. Allegri
Zenit (3-4-3): Kritsyuk; Lovren, Chistyakov, Rakitsky (29′ st Dzyuba); Sutormin, Wendel (43′ st Kuznetsov), Barrios, Karavaev (14′ st Malcom); Mostovoj (14′ st Krugovoi), Azmoun, Claudinho (29′ st Erokhin) (41 Kerzhakov, 91 Byazrov, 64 Kravtsov, 94 Khotulev). All. Semak.
Arbitro: Hernandez (Spagna).
Reti: nel pt 11′ Dybala, 26′ aut. Bonucci; nel st 13′ rig. Dybala, 29′ Chiesa, 37′ Morata, 47′ Azmoun.
Angoli: 5-5 Recupero: 0′ e 3′.
Ammoniti: Lovren, Locatelli, Kulusevski per gioco falloso.
Spettatori: 20.053.
Note: al 12′ st Dybala sbaglia un calcio di rigore

Related articles

You may also be interested in

Headline

Never Miss A Story

Get our Weekly recap with the latest news, articles and resources.
Cookie policy

We use our own and third party cookies to allow us to understand how the site is used and to support our marketing campaigns.