ROMA – I due nodi più complessi del Disegno di Legge sulla Concorrenza, la liberalizzazione delle licenze dei venditori e delle concessioni balneari, rimangono fuori dal provvedimento in esame dal governo. La bozza che dovrebbe venir fuori dal Consiglio dei Ministri di domani, secondo indiscrezioni diffuse al termine della Cabina di regia, avrà solo una sorta di “mappatura” di tutte le concessioni in essere, al fine di avviare una “operazione trasparenza” che permetta di avere un quadro chiaro di chi le detiene, da quanto tempo e quanto paga.
Nel ddl ci saranno invece norme per l’accelerazione dei tempi entro cui le Regioni devono indire le gare per le concessioni idroelettriche, e il rafforzamento dei poteri sostitutivi, che consentono allo Stato di intervenire laddove le Regioni siano in ritardo.
La questione ambulanti e concessioni balneari è da tempo anche sotto la lente Ue. Queste liberalizzazioni sono obbligatorie per via della direttiva Bolkestein, disattesa da 15 anni nonostante le ripetute condanne dell’Italia in sede di giustizia europea.
Il provvedimento dovrebbe includere anche una forte liberalizzazione dei brevetti farmaceutici, ma anche questa è una norma controversa: vi si oppongono la Lega e le altre forze del centrodestra.