Caro bollette: il governo studia il taglio dell’Iva e delle accise

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Roma – Il governo cerca le risorse per limitare l‘impatto su cittadini e imprese dei prossimi aumenti delle bollette, in arrivo dal primo trimestre dell’anno. Dopo aver già stanziato 3,8 miliardi inseriti nella legge di Bilancio, altri 3 miliardi potrebbero arrivare lavorando sulla leva fiscale. In sostanza, il governo starebbe studiando un decreto apposito con cui sterilizzare una parte degli aumenti azzerando l’Iva sulle bollette o riducendo una parte delle accise.

Gli aumenti sono in arrivo a breve e sarebbe stato difficile stanziare altre risorse finanziarie in manovra, tenendo conto sia del poco tempo a disposizione, sia della difficoltà da parte del premier Mario Draghi e far quadrare le richieste dei partiti. Anche perché si tratta di numeri importanti. Per il primo trimestre dell’anno, sono previsti nuovi rincari da record, che si sommano a quelli della seconda metà del 2021: per l’elettricità attorno al 20-25%, ancora più elevati per il gas naturale, tra il 35 e il 40%.

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Luca Pagni

11 Dicembre 2021

Finora il governo ha messo da parte 3,8 miliardi, inseriti nella manovra: si sommano ai circa 5 miliardi già impegnati da Palazzo Chigi e dal parlamento per “sterilizzare” gli aumenti scattati nel terzo e quarto trimestre. Ma il dossier sulla “sterilizzazione” delle bollette che si trova già da qualche settimana sul tavolo del ministro dell’Economia Daniele Franco dice che non basteranno. Non sono sufficienti per arrivare almeno a contenere in modo significativo gli aumenti che saranno annunciati prima di Capodanno dall’Arera, l’autorità per l’energia, per legge responsabile della revisione trimestrale delle tariffe.

Ma dove trovare altre risorse, tenendo conto che secondo gli incontri tra i tecnici del ministero e dell’Authority occorrono almeno altri 3 miliardi per avere un effetto che porti a dimezzare — ma forse anche qualcosa in più — i rincari? Le scadenze che incombono per l’approvazione della manovra (che va votata tassativamente dal parlamento entro il 31 dicembre) e i veti incrociati dei partiti rendono difficile reperire ulteriori fondi. Ecco, allora, che si avanza una soluzione che non riguarda più lo stanziamento di nuovi fondi, ma una serie di minori entrate future per l’Erario: cancellare l’Iva sulle bollette e una parte delle accise.

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Luca Pagni

29 Settembre 2021

Strada in qualche modo obbligata, visto che il governo ha scartato la soluzione adottata da Francia e Spagna, dove gli operatori sono stati obbligati a far scattare gli aumenti fino a un certo livello: la differenza verrà recuperata più avanti, quando le tariffe — con la fine dell’inverno e il ritorno alla normalità dei mercati delle materie prime — dovrebbero attestarsi ai livelli pre-covid.

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Luca Pagni

18 Settembre 2021

La conferma arriva dalle parole di Gilberto Pichetto Fratin, viceministro dello Sviluppo Economico che spiega così a Repubblica la situazione sul dossier aumenti di luce e gas: «È chiaro che non si risolve la questione del caro bollette solo con uno stanziamento dello Stato nella Legge di Bilancio, anche se si tratta di 3,8 miliardi. C’è un quadro complessivo internazionale di cui tener conto, perché non possiamo di certo modificare il prezzo al quale la Russia ci vende il gas. Il passaggio immediato — prosegue l’esponente di Forza Italia — è il superamento della stagione invernale. Si valuterà l’intervento più adatto, la sterilizzazione dell’Iva oppure di alcune accise, per superare questo difficilissimo periodo che ci si prospetta fino a marzo. Dopo, gli analisti ci dicono che ci sarà un leggero miglioramento».

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