Non servirà il vaccino. Nemmeno un tampone negativo. A fronte della stretta già varata dal governo Draghi per contrastare l’avanzata della variante Omicron e i pericolosi residui della Delta, per votare alle Suppletive del centro storico del 16 gennaio non bisognerà mostrare il Green Pass. Basterà indossare la mascherina, un documento d’identità e la tessera elettorale per esprimere la propria preferenza nella sfida per assegnare il posto lasciato libero alla Camera da Roberto Gualtieri, ex deputato e ora sindaco.
I partiti si interrogano sull’affluenza (alle ultime suppletive del marzo 2020, nello stesso collegio, si raggiunse appena il 17%) ma guardano alle urne capitoline come fossero un primo test. La prova generale in vista dell’elezione del Presidente della Repubblica, consultazione che partirà il 24 gennaio. In quell’occasione, a differenza di quanto accadrà domenica, a deputati, senatori e rappresentanti regionali sarà richiesto il Green Pass.
Lasciapassare a parte, è scattata già la corsa alle preferenze. “Vince chi vota”, si dice per i corridoi del Nazareno. Segno che la scarsa partecipazione attesa può essere un rischio per il centrosinistra, abituato a vincere a mani basse nel centro di Roma. Per il Pd corre Cecilia D’Elia, rappresentante delle donne dem. Mentre Fratelli d’Italia, dopo la batosta rimediata da Enrico Michetti, ha lasciato che fosse la Lega a scegliere il candidato del centrodestra: è Simonetta Matone, ex magistrata e consigliera del Carroccio in Campidoglio. La sua campagna sta montando di ora in ora, Salvini stavolta ha deciso di investire su Roma.
Un’accelerazione dovuta anche alla convinzione che Italia Viva possa portare via voti al Pd. Per i renziani corre Valerio Casini, altro eletto al Comune di Roma ma tra le fila della civica di Carlo Calenda, leader di Azione. Con una sua lista si fa avanti anche Lorenzo Vanni, proprietario dell’omonimo bar di Prati. Il caffè e ristorante è un’istituzione l quartiere ed è frequentato da politici, avvocati e giornalisti Rai. Beatrice Gamberini è invece la proposta di Potere al Popolo per queste Suppletive. Le ultime elezioni senza obbligo di Green Pass? Chissà.